TikTok vuole far concorrenza ad Amazon
TikTok sta per lanciare il suo e-commerce dedicato alla vendita di prodotti importati dalla Cina. Grandi cambiamenti in arrivo per il social network di ByteDance
Il mese prossimo TikTok lancerà un e-commerce che sarà disponibile, inizialmente, solo in pochi paesi. Un’idea del genere non è una novità e con TikTok Shop i vari brand possono già pagare una commissione per vendere i propri prodotti sulla piattaforma.
Stavolta, però, il progetto è più complesso e l’azienda cinese avrebbe tutte le intenzioni di diventare un vero e proprio negozio online, vendendo prodotti propri e gestendo in prima persona la logistica e il servizio clienti.
Come funzionerà l’e-commerce di TikTok
Secondo il Financial Times il negozio virtuale di TikTok dovrebbe essere gestito in prima persona dall’azienda cinese, che venderà prodotti provenienti dalla Cina. Gli utenti avranno la possibilità di sfogliare gli oggetti disponibili sia dal sito ufficiale che dall’applicazione, che dovrebbe mostrare a breve una scheda dedicata con un pannello di controllo per la gestione del profilo e degli ordini in arrivo.
L’idea alla base di questo cambiamento sarebbe da attribuire al bisogno di molti produttori cinesi di un sistema di vendita più vicino alle esigenze degli acquirenti occidentali. TikTok, quindi, oltre allo spazio digitale dovrebbe fornire loro anche un servizio clienti migliore e, naturalmente, un sistema di spedizioni molto più efficiente rispetto a quelli attuali, che dovrebbe ridurre drasticamente i tempi di attesa (oggi molto lunghi) tra l’ordine e l’arrivo a casa del prodotto.
Sempre secondo il Financial Times, la funzionalità per la vendita al dettaglio di TikTok sarebbe già in fase di test nel Regno Unito sotto il nome di “Trendy Beat”, ma il portavoce del colosso cinese non ha voluto fornire maggiori informazioni.
TikTok diventa un e-commerce: cosa cambia
Con l’ingresso di TikTok nel complicato mondo del commercio elettronico potrebbero cambiare molte cose ma, con buona pace degli utenti, le funzionalità base del noto social network dovrebbero restare più o meno identiche ad eccezione, forse, di un numero maggiore di annunci pubblicitari.
Il vero cambiamento sarà evidente per i vertici dell’azienda che si troveranno a gestire anche tutte quelle incombenze relative alla catena di approvvigionamento, alla logistica e, naturalmente, tutti problemi di sicurezza che, da sempre, sono fondamentali per gli e-commerce concorrenti, Amazon inclusa.
TikTok: i problemi con gli USA
Come ben noto i rapporti tra TikTok e gli Stati Uniti non sono mai stati distesi e, anzi, il Governo ha vietato l’utilizzo del social network sui device del personale amministrativo. Secondo gli analisti, infatti, il rischio che i dati sulla piattaforma vengano condivisi con la Cina sarebbe piuttosto elevato.
Al momento il ban non riguarda i privati cittadini ma da diversi mesi l’amministrazione Biden ha minacciato di estendere il divieto a tutti i dispositivi sul suolo americano a meno che ByteDance (la società dietro TikTok) non venda le azioni del social alle società statunitensi.
ByteDance, naturalmente, ha rigettato le accuse, dicendo di non aver mai condiviso informazioni sensibili col governo cinese, promettendo di non cedere a eventuali pressioni nemmeno in futuro. Una promessa che potrebbe essere vana, visto che in Cina aziende e cittadini devono comunicare al Governo tutto ciò che possa essere utile per la sicurezza nazionale. Ma è proprio il Governo cinese a stabilire cosa sia utile alla sicurezza nazionale.
Se davvero TikTok ha intenzione di creare un proprio e-commerce, le premesse (almeno per gli USA) sono già piuttosto complicate, complice anche l’assenza di strumenti normativi ad hoc per impedire alle società come TikTok di inglobare i dati degli utenti senza che nessuno possa vigilare. Cosa che, come ben noto, non si applicherebbe in Europa, dove l’arrivo del Digital Services Act (DSA) ha messo al sicuro i dati personali degli utenti del Vecchio Mondo dalle “very large online platform”.