SCIENZA

È stato trovato un animale con due teste, come è possibile?

Secondo l'esperto che se ne sta prendendo cura, è strano che sia sopravvissuto: si muove in un modo particolare e forse non può nutrirsi da solo

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Fonte: The Lawrence Anthony Earth Organization

È difficile capire come funzionino alcuni animali, o semplicemente cosa siano: l’ornitorinco, per esempio, che è un mammifero che depone le uova. Il pesce blob, che sembra sciogliersi. O il drago di Komodo, rimasto invariato dal Pleistocene.

Oppure può capitare di trovare, in una specie perfettamente normale, un esemplare che ha delle caratteristiche particolari, come l’albinismo. Ma un serpente con due teste non ce lo saremmo mai aspettato.

Una scoperta particolare

A diffondere la notizia è stato Nick Evans, uno zoologo sudafricano che ha dedicato la vita e la professionalità allo studio e alla salvaguardia dei serpenti in tutto il mondo. Nei suoi anni di studio, Evans ha anche costruito una rete di persone che gli segnalano animali a rischio, specie in via di estinzione o avvistamenti particolari. È stato proprio quest’ultimo il caso.

Evans racconta su Facebook che mentre era a cena con degli amici a Durban, una città costiera del Sudafrica, ha ricevuto una fotografia che veniva da Ndwedwe, una zona poco distante ma nell’entroterra. Un uomo aveva trovato un esemplare di Southern Brown Egg-eater (letteralmente Mangiatore di uova marrone del Sud), un serpentello perfettamente innocuo e tipico di quelle regioni, il cui nome scientifico è Dasypeltis inornata.

Evans non si sarebbe mosso per una specie così comune, se non fosse che questo esemplare in particolare aveva una caratteristica unica, che lo ha fatto balzare sulla sedie: due teste, attaccate dallo stesso lato allo stesso corpo – come se fosse una sorta di biforcazione.

La persona che ha trovato il serpente, nel suo giardino, non voleva ucciderlo o che qualcuno facesse del male a una creatura così speciale, quindi l’ha messa in un vasetto e ha chiamato Evans perché lo prendesse e lo studiasse.

L’ipotesi del ricercatore

Nick Evans spiega su Facebook che è capitato altre volte che nascessero dei serpenti a due teste, in cattività o in natura – ma che è estremamente raro: una deformità. Evans personalmente non ne aveva mai visto o studiato uno. Una capacità molto interessante se venisse mischiata a quella di questo minuscolo eucariota, che conosce vari modi per farsi ricrescere la testa.

Secondo lo zoologo sudafricano, si tratta di un esemplare ancora giovane, ed è lungo circa una trentina di centimetri – niente a che vedere quindi con questo pitone enorme, che pesa un quintale. La prima cosa che Evans ha fatto è stato studiare come si muovesse: i serpenti infatti strisciano, muovendo prima la testa e poi “trascinandosi dietro” il corpo. Ma come funziona quando hai due teste? In questo caso le due teste si muovevano in direzioni opposte, ma il serpente sembra aver trovato una soluzione più efficace: metterle una sopra l’altra, e muoversi come se ne avesse una sola.

Evans ha anche spiegato che l’animale si trova in una struttura protetta, dove può essere sorvegliato e studiato senza correre rischi: i serpenti con due teste infatti di solito non sopravvivono a lungo, e in libertà sarebbe sicuramente stato vittima dei suoi predatori, perché si muove con estrema lentezza. “Se fosse nato settimane o mesi sarebbe davvero sensazionale trovarlo ancora vivo” dice Evans. Un altro dei problemi che verranno studiati è come questo esemplare si nutrirà, e se sarà in grado di farlo in autonomia: il suo unico cibo solo le uova di uccello.

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