SICUREZZA INFORMATICA

La nuova truffa che promette miracoli, ma svuota il conto

Elon Musk continua ad essere l'idolo dei criminali, che sfruttano la sua immagine per tentare truffe online sempre più aggressive e sempre più ben fatte

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Ennesima truffa che sfrutta il nome e il volto di Elon Musk, patron di Tesla e Twitter, per sottrarre denaro a chi naviga sul Web e abbocca all’amo dei guadagni facili. Il meccanismo è molto simile a quello già visto nelle settimane scorse con la truffa dei Tesla Coin, che di nuovo sfrutta l’immagine di Musk, e ancora una volta siamo di fronte ad un raggiro perfettamente localizzato in italiano, con un testo ben scritto e di qualità molto superiore a quella dei testi truffa che si vedevano solo l’anno scorso.

Segno che l'”industria” del crimine online ha messo radici nel nostro Paese, dove ha trovato anche dei discreti copywriter disposti a scrivere di tutto. In questo caso disposti a scrivere della fantomatica piattaforma “Bitcoin UP“, lanciata da Tesla per “aiutare le famiglie a migliorare il proprio benessere economico“. Parole pubblicate su una pagina Web che imita alla perfezione la grafica di un quotidiano nazionale italiano e millanta (addirittura!) una “intervista esclusiva all’Amministratore Delegato di Tesla, Elon Musk“.

Come funziona la truffa Bitcoin UP

La truffa Bitcoin UP parte da un annuncio online, solitamente su YouTube o su Discover, due servizi di Google ad altissimo traffico. Il testo che fa da gancio al raggiro recita così: “Rapporto speciale: Tesla lancia la sua nuova piattaforma Bitcoin UP, il cui obiettivo è aiutare le famiglie a migliorare il proprio benessere economico“.

Chi fa click si trova su un sito la cui grafica è identica a quella del quotidiano La Repubblica, ma nel testo del finto articolo si legge che la notizia è stata pubblicata anche su L’Unione Sarda, Il Mattino e altri quotidiani nazionali i cui nomi sono tirati in ballo a scopo fraudolento, per convincere il lettore che la “notizia” sia vera.

Bitcoin UP sarebbe una piattaforma di trading automatizzato di valute digitali, con rendimenti altissimi: “Bitcoin UP è una nuova piattaforma per il trading di criptovaluta che, a detta di Tesla, può far diventare milionario chiunque nel giro di 3-4 mesi!“. Insomma: fuffa e truffa a più non posso.

Segue una finta intervista ad un finto Elon Musk, che naturalmente afferma di essere diventato ricco con questa piattaforma e di averla messa a disposizione di tutti per fare in modo che “siano i soldi a lavorare per te” ma, allo stesso tempo, “Le banche di tutto il mondo non vedono di buon occhio questa piattaforma e stanno cercando di chiuderla“, ecco perché Musk esorta tutti a usarla prima che venga oscurata.

Cosa si rischia con Bitcoin UP

Chi crede a questa montagna di menzogne rischia grosso: per usare la piattaforma miracolosa, infatti, è necessario versare 250 euro che, poi, l’algoritmo investirà in varie criptovalute per far diventare milionario l’investitore. Chiaramente quei 250 euro sono persi per sempre, ma non è nemmeno questa la cosa più grave.

I 250 euro, infatti, vengono pagati con carta di credito o debito, tramite una piattaforma di pagamento tutt’altro che sicura e che prova a clonare la carta. E’ molto probabile, quindi, che dopo poco l’utente riceverà diverse notifiche di tentato pagamento (o di pagamento avvenuto) con quella carta. Se l’utente non ha attivato l’autenticazione forte a due fattori, quindi, il rischio molto serio è quello dello svuotamento completo della carta e del conto ad essa collegato, in poche ore.

Le truffe online non sono più quelle di una volta

Il raggiro di Bitcoin UP dimostra ancora una volta come la “qualità” media delle truffe online sia incredibilmente cresciuta in pochissimi anni. Siamo lontanissimi dai tempi in cui i testi usati erano dei copia e incolla dai traduttori automatici, pieni zeppi di errori/orrori di grammatica. Anche gli argomenti e i temi trattati sono cambiati, passando dai vecchi buoni postali o rimborsi fantasma alle criptovalute e al “trading automatizzato con l’AI“.

Il meccanismo mentale che sta dietro a tutte queste truffe, vecchie e nuove, è però sempre lo stesso: soldi facili, senza lavorare, grazie a soluzioni miracolose che “cambiano tutto” e che “le banche vogliono oscurare“. Non importa quanto sia scritto bene il finto articolo in cui vengono chiesti dei soldi: una buona grammatica non basta a moltiplicare i soldi.

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