SCIENZA

Davvero il cambiamento climatico sta rendendo i voli più difficili? La nuova ricerca

Il futuro dei voli aerei potrebbe essere molto diverso: il cambiamento climatico renderà più frequenti e complesse le turbolenze

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Si è verificata una grave turbolenza durante un volo della Singapore Airlines, in partenza da Londra e con arrivo a Singapore. Un episodio drammatico, considerando come abbia causato il ferimento di oltre 70 persone e la morte di un uomo 73enne.

Un incidente che, per quanto raro, ha sollevato forti interrogativi su cosa ci sia alla base di quanto accaduto. Una turbolenza tanto grave da necessitare la deviazione del volo. Si sospetta che il cambiamento climatico peggiorerà notevolmente la situazione, aumentando forza e frequenza delle turbolenze sugli aerei.

Il caso della Singapore Airlines

Il singolo caso della Singapore Airlines aiuta a comprendere quali sono le prospettive future. Partito il 20 maggio, l’aereo si è di colpo ritrovato nella morsa di turbolenze a dir poco spaventose. Il volo è sembrato precipitare, almeno dal punto di vista dei passeggeri. Ha infatti perso di colpo 1.800 metri di quota, il che ha lanciato tanto le persone quanto gli oggetti presenti in cabina verso il tetto.

Chiunque non indossasse la cintura di sicurezza in quel momento, ha spiegato il ricercatore atmosferico dell’Università di Reading Paul Williams, si è ritrovato “a vivere un’esperienza come sulle montagne russe, senza alcuna sorta di contenimento. Terrificante, perché una forte turbolenza ti trasforma in un proiettile”.

Le cause delle turbolenze

La maggior parte dei voli può passare attraverso un certo livello di turbolenze. In prossimità del suolo, ad esempio, i forti venti intorno all’aeroporto possono generarne, sia alla partenza che all’atterraggio.

Ad altitudini più elevate, invece, i flussi d’aria verso l’alto e il basso delle nubi temporalesche possono generare turbolenze da lievi a gravi. Ciò quando gli aerei le attraversano o sfiorano. Altra causa è rappresentata dai flussi d’aria che si spostano verso l’alto sopra le catene montuose. Di fatto l’aereo viene sollevato e può diventare “turbolento”. Fenomeni del genere si verificano poi ai margini delle correnti a getto, ovvero forti correnti d’aria che girano intorno al globo.

Al momento non si ha una risposta certa per quanto avvenuto all’aereo della Singapore Airlines. Williams ritiene possano volerci settimane per arrivare alla fine della vicenda, analizzandola in toto: “In via provvisoria possiamo dire che c’era una tempesta nelle vicinanze, ma c’erano anche le condizioni giuste per una turbolenza di aria limpida. Dobbiamo scavare ancora un po’ prima di poterlo dire”.

Cambiamento climatico

Le prospettive future non sono allettanti, per quanto riguarda le turbolenze. Il cambiamento climatico le sta infatti rendendo più gravi e frequenti. Lo suggerisce il ricercatore atmosferico Jung-Hoon Kim della Seoul National University.

È stato riscontrato un forte aumento della turbolenza in aria libera tra il 1979 e il 2020. Sopra l’Atlantico settentrionale, infatti, le turbolenze gravi in aria libera (più forti della gravità terrestre) sono aumentate del 55%. Un aumento simile avvenuto in tutto il mondo.

Si presume che, quasi certamente, sia tutto frutto del cambiamento climatico, che rafforza le correnti a getto, alla base delle turbolenze: “Sappiamo già che sta avendo un impatto”. Attraverso un modello climatico, Williams e i suoi colleghi hanno previsto come la situazione diventerà più grave, con turbolenze più frequenti.

Nonostante ciò, il traffico aereo non subirà conseguente. Si procederà alla stessa maniera, anche in presenza di turbolenze più gravi e frequenti: “Non dovremo smettere di volare e di certo non vedremo gli aerei cadere dal cielo. In futuro però i 10 minuti trascorsi in una turbolenza in passato potrebbero diventare 20 o 30”.

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