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X sta diventando una piattaforma chiusa

Ennesima decisione controversa di Elon Musk: su X ora è possibile limitare ai soli paganti le risposte ai propri tweet, anche se non siamo abbonati

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Fonte: sdx15 / Shutterstock

Le decisioni sullo sviluppo di X (ex Twitter) prese in prima persona da Elon Musk continuano a far discutere: secondo alcuni sono troppo drastiche, troppo limitanti per gli utenti e, in prospettiva, mirano a creare una piattaforma troppo chiusa. L’ultima di queste decisioni ha a che fare con le opzioni di risposta ai post (ex tweet) che chi pubblica qualcosa può scegliere.

Solo account verificati

L’ultima novità annunciata dalla piattaforma è un’opzione in più nel menu “Chi può rispondere?“, che permette all’utente di scegliere quali utenti del social possono rispondere ad un post e quali no.

Le opzioni classiche disponibili fino a poche ore fa erano solo tre: Tutti, Account che segui, Soto Tu. Adesso se ne aggiunge una quarta:

  • Tutti
  • Account che segui
  • Account verificati
  • Solo tu

La nuova opzione, quindi, permette agli utenti di pubblicare contenuti e di impedire di rispondere a chi non è abbonato a X Premium (ex Twitter Blue), creando così una sorta di canale di comunicazione di elite, riservato agli utenti paganti.

La cosa bizzarra, in questa scelta già molto discussa di Elon Musk, è che anche chi non è un utente pagante può pubblicare qualcosa e limitare la risposta ai soli utenti paganti. Il che è un po’ un controsenso visto che poi tale utente non potrebbe rispondere ai post simili di altri utenti verificati.

Addio alle Twitter Circle

Un altro cambiamento messo in atto da Musk è l’addio alle “Cerchie, un concetto che ricordava vagamente le cerchio del defunto social Google+ e che permetteva agli utenti di creare un gruppo ristretto di persone che potevano vedere i contenuti pubblicati.

A partire dal 31 ottobre le cerchie spariranno da X, non sarà più possibile crearne di nuove né pubblicare nuovi contenuti in cerchie create precedentemente. Le cerchie, a dire il vero, avevano avuto scarsissimo successo su Twitter e, di conseguenza, saranno in ben pochi a rimpiangerle.

Musk: combatteremo lo spam

Queste mosse rientrano nel grande piano di Elon Musk per combattere lo spam presente sulla piattaforma social. Un cruccio, quello dello spam, che il miliardario ha sin dai tempi delle trattative per l’acquisizione di Twitter.

Bot e spam, infatti, sono realmente un problema su Twitter e rappresentano una fetta importante dell’utenza e del traffico generato sul social, peggiorando parecchio l’esperienza degli utenti reali e in buona fede.

Musk ha parlato più volte, apertamente, di trasformare X in una piattaforma a pagamento e di permetterne l’accesso solo a chi fa almeno un micropagamento mensile. Questo basterebbe, secondo il proprietario della piattaforma, a togliere di mezzo gran parte dei bot e dei profili falsi, che oggi si possono aprire gratuitamente.

Ma, secondo Musk, è spam anche gran parte dei contenuti presi dalla stampa tradizionale e pubblicati su X dagli utenti. Per questo motivo sono stati rimossi i titoli e le url dei link postati, lasciando solo la foto.

Questo, secondo Musk, dovrebbe spingere gli utenti a ripubblicare e a far circolare gli articoli migliori, limitando invece la viralità di articoli dal titolo sensazionalistico.

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