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Zoom è più sicuro: crittografia disponibile per tutti

Zoom si prepara a introdurre la crittografia end-to-end per tutti gli utenti: aumenterà la sicurezza per tutti i partecipanti ai meeting

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Zoom ha annunciato che a partire dal 19 ottobre lancerà la sperimentazione della crittografia end-to-end (E2EE) per tutti gli utenti. Dopo la fase di test, la popolare piattaforma di conferenze video rilascerà la possibilità di crittografare i meeting sia per gli utenti Premium, che per chi accede gratuitamente.

Il processo di introduzione della E2EE si articolerà in 4 fasi. La Fase 1 verrà lanciata a ottobre 2020, mentre la fase 2 è prevista per il 2021 e includerà anche una migliore gestione delle identità degli account e l’integrazione di altri sistemi di sicurezza. Durante la prima fase di test, che durerà per 30 giorni, gli utenti saranno invitati da Zoom a fornire un loro feedback. Se l’esito della sperimentazione sarà positivo, la funzione verrà estesa a tutti gli utenti e gli host potranno abilitare la crittografia end-to-end per qualsiasi tipo di account e gruppo.

Zoom, come funziona la crittografia end-to-end

La nuova funzione di crittografia end-to-end potrà essere abilitata o disabilitata all’inizio di ogni riunione, indipendentemente dal tipo di account se gratuito o Premium e dal numero di partecipanti. Se l’host che organizza il meeting imposta il sistema E2EE, tutti i partecipanti dovranno abilitare l’impostazione per poter accedere e partecipare alla videoconferenza.

Dopo aver abilitato la crittografia end-to-end, nella schermata della riunione apparirà un logo a forma di scudo verde nell’angolo in alto a sinistra. In un post pubblicato sul blog ufficiale di Zoom, la piattaforma annuncia di aver cambiato idea. In un primo momento, l’accesso alla E2EE era previsto solo per gli utenti aziendali, ma una volta disponibile la funzione sarà estesa anche agli utenti gratuiti e sarà possibile utilizzarla anche per i meeting fino a 200 partecipanti.

Zoom, cosa cambia con la nuova funzione

L’introduzione della E2EE è la risposta di Zoom ai dubbi sulla sicurezza della piattaforma sollevati negli ultimi mesi, dopo il boom di utilizzo legato anche alla quarantena obbligata dalla pandemia di Covid-19. Una volta che la crittografia end-to-end sarà abilitata, gli utenti perderanno alcune delle funzionalità già in uso, tra cui la registrazione su cloud, la trascrizione live e la possibilità di partecipare al meeting prima dell’host.

Inoltre, Zoom ha spiegato nel blog ufficiale che gli utenti del piano di base che vorranno abilitare la crittografia end-to-end saranno tenuti ad attivare anche un processo di verifica per migliorare la sicurezza, come ad esempio la verifica in due passaggi attraverso sms su un numero di telefono registrato. Si tratta di una precauzione aggiuntiva che la piattaforma prende per scongiurare la creazione di account abusivi.

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