STREAMING E SERIE TV

5 serie tv che hanno fatto scandalo

La recente uscita di The Idol ha diviso il pubblico, ma ci sono anche altre serie tv controverse di cui si è parlato molto in passato, per ragioni diverse

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Fonte: HBO/Sky

Recentemente si è parlato molto di The Idol, la nuova serie HBO (trasmessa in Italia su Sky e in streaming su NOW) con protagonisti Abel “The Weeknd” Tesfaye e Lily-Rose Depp. Co-creata da Sam Levinson, già ideatore di Euphoria, da Reza Fahim e dallo stesso Tesfaye, la serie ha fatto discutere principalmente per le scene volutamente provocatorie e sessualmente molto esplicite, che alcuni spettatori hanno giudicato fini a sé stesse e, in generale, un esperimento non pienamente riuscito. The Idol non è però l’unica serie tv controversa degli ultimi anni. Ecco altri cinque titoli che, per svariati motivi, hanno fatto discutere.

American Playboy: The Hugh Hefner Story

Visibile su Prime Video, questa docufiction a puntate racconta la storia del fondatore di Playboy, Hugh Hefner, morto nel 2017. Facendo ricorso a immagini di repertorio, interviste e scene ricostruite sul set con degli attori, le puntate della docuserie mettono in luce il successo e la vita glamour di Hefner, presentandolo come uno dei protagonisti della liberazione sessuale femminile. Insomma: molte luci, poche ombre. Per tante persone, invece, Hefner e Playboy sono da criticare in quanto hanno portato avanti una rappresentazione stereotipata e dannosa del corpo femminile.

13 Reasons Why

Questa serie Netflix è composta da quattro stagioni, uscite tra il 2017 e il 2020: mentre la prima è stata acclamata dalla critica anche per la capacità di trattare temi come suicidio, violenza sessuale e bullismo, le stagioni successive non hanno ricevuto gli stessi apprezzamenti. Anzi, uno dei punti più controversi della serie è la parabola narrativa che riguarda Bryce Walker, uno dei personaggi principali. Il ragazzo ha stuprato diverse coetanee, ma viene sempre salvato dalle accuse grazie alla posizione agiata della sua famiglia. Nella terza stagione Bryce si pente di quello che ha fatto. La redenzione del suo personaggio non ha però convinto né è stata apprezzata da tutto il pubblico.

Sense8

Spesso le serie tv risultano controverse non tanto per i temi che trattano, quanto per la capacità di polarizzare il pubblico. È il caso di Sense8, uscita dal 2015 al 2018 e disponibile su Netflix. Già dopo la prima puntata gli spettatori si sono divisi nettamente tra amore e odio nei confronti di questa serie, senza mezze misure. Sense8 è stata cancellata nel 2017 da Netflix, ma le proteste e le petizioni dei fan sono state a tal punto rumorose da convincere la piattaforma di streaming a produrre un lungo episodio finale per concludere la storia.

Emily in Paris

È una delle serie più seguite su Netflix, ma è anche quella a cui è stato più estesamente associato il termine “Hate Watch”, ovvero l’atto di seguire una serie solo per deriderne i contenuti, la recitazione o la scarsa qualità. Difficile decretare se Emily in Paris sia più amata o più odiata, ma di certo merita per questo motivo un posto nella classifica delle serie controverse.

South Park

Creata da Matt Stone e Trey Parker nel 1997, South Park è una serie volutamente provocatoria e controversa. Attingendo a piene mani dal black humor, dalla satira e dalla parodia, la sitcom racconta la politica, la società, l’attualità e i tabù degli Stati Uniti. La messa in onda in Italia scatenò subito le polemiche, tanto che venne chiesto di boicottarne gli spot pubblicitari. In seguito a queste critiche, la messa in onda venne spostata in seconda serata e alcuni episodi furono censurati.

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