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A che punto è il Project Silica di Microsoft

Silica è uno dei progetti più affascinanti e visionari di Microsoft, che l'azienda di Redmond sta ora sviluppando con gli algoritmi di AI in vista di un lancio sul mercato

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Fonte: Microsoft

Quando le persone sentono il nome di Microsoft, immediatamente pensano al suo prodotto più noto e diffuso: il sistema operativo Windows. Ma Microsoft è, in realtà, un’azienda impegnata soprattutto su altri fronti: non solo l’utente finale, l’utilizzatore del PC e dei servizi online, ma anche le aziende di mezzo mondo e la loro enorme quantità di dati.

Per queste aziende Microsoft ha creato, nel 2010, la divisione Azure, che si occupa di tutti i servizi cloud di stoccaggio dei dati e di fornitura di servizi di calcolo a distanza. Negli ultimi tempi il team di Azure ha iniziato a lavorare insieme a quello che, da qualche anno, si occupa di uno dei progetti più affascinanti della storia di Microsoft: il Project Silica.

Che cos’è il Project Silica

Project Silica è un progetto, reso noto da Microsoft nel 2018, che si prefigge uno scopo ambizioso: creare un sistema di archiviazione dei dati economico, a bassissimo consumo energetico e, potenzialmente, immortale. Tutto ciò usando uno dei materiali più diffusi al mondo: il vetro.

Il sistema si basa sulla tecnologia laser, con un raggio di durata brevissima: solo 100 femtosecondi (milionesimi di miliardesimo di secondo). Il laser incide l’interno di una lastra di vetro, creando dei “voxel“, cioè dei fori di diversa dimensione e orientamento, che rappresentano i dati da archiviare.

Poiché ci sono moltissime possibili combinazioni tra dimensioni e orientamento del voxel, è possibile incidere moltissime informazioni in uno spazio molto piccolo. E, una volta inciso il vetro, non serve più nemmeno un watt per conservare le informazioni, potenzialmente per sempre vista la grandissima durata del vetro.

Non è possibile, però, modificare l’informazione scritta nel vetro. Quindi questa tecnologia è adatta per l’archiviazione di lungo periodo, non per quella “operativa” delle aziende. La si può usare per archiviare dati importanti come i bilanci e i documenti legali, quindi, ma non per salvare il foglio di lavoro su cui stanno operando diversi impiegati.

E’ anche possibile usare il vetro per archiviare opere di artisti, come la musica e i film, e salvare dall’oblio e dalla compromissione. Microsoft, ad esempio, ha salvato l’intero film Spiderman del 1978 in un quadratino di vetro da 75x75x2 millimetri.

Azure e Silica uniscono le forze

Microsoft ha a lungo tenuto seminascosto il Project Silica, anche perché ne doveva valutare la reale fattibilità e i possibili benefici per il mondo business. Adesso, però, Microsoft ha rivelato che sta applicando gli algoritmi di intelligenza artificiale di Azure per accelerare la decodifica dei dati archiviati nel vetro.

L’obiettivo è quello di integrare la tecnologia Silica nei data center di Azure sparsi per il mondo. Se il Project Silica diventerà realmente economico e fattibile come prevede Microsoft, quindi, tra alcuni anni il colosso di Redmond potrebbe iniziare a offrire alle aziende il servizio di archiviazione a lunghissimo termine su vetro.

Dopo, sempre secondo i piani di Microsoft, tale servizio potrebbe essere offerto anche agli utenti privati. Un giorno, quindi, un data center di Microsoft in qualche parte del mondo potrebbe contenere l’archivio di tutte le foto, tutti i video, tutti i documenti vostri e della vostra famiglia. Per sempre.

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