Abbiamo trovato il fossile di un rarissimo dinosauro volante, ed è enorme
Morto 170 milioni di anni fa e grande come un aeroplano, lo pterosauro è perfettamente conservato: il fossile di dinosauro trovato in Scozia è enorme, rarissimo e volante
Riusciamo a scoprire sempre più dettagli del passato del nostro pianeta anche grazie ai fossili, resti di antichi animali, vegetali o anche esseri umani risalenti a milioni di anni fa. Esistono anche tecnologie innovative sempre più precise, come quella che sfrutta i pidocchi.
Alcune scoperte sono rivoluzionarie, altre lasciano a bocca aperta: come quella di questo gigantesco dinosauro volante, che è rarissimo.
La sensazionale scoperta degli scienziati
Quella fatta in Scozia, e in particolare sull’Isola di Skye, nel mare occidentale, è davvero una scoperta sensazionale: si tratta di uno spettacolare fossile tridimensionale e intatto di uno pterosauro precedentemente sconosciuto, il più grande mai scoperto risalente al periodo del Giurassico, tra i 200 e i 145 milioni di anni fa.
Aveva un’apertura alare di più di 2,5 metri e denti affilati per catturare i pesci: il fossile è talmente ben conservato che la dentatura ha ancora uno strato di smalto lucido. Secondo gli scienziati dovrebbe essere morto 170 milioni di anni fa.
“Gli pterosauri conservati così bene sono estremamente rari e solitamente si trovano su formazioni rocciose in Brasile e in Cina. Eppure, ne abbiamo trovato uno conservato perfettamente in Scozia”, ha detto Natalia Jagielska, dottoranda all’Università di Edimburgo e autrice principale di un documento sul fossile pubblicato sulla rivista scientifica Current Biology.
Il fossile è stato scoperto durante una gita, quando una dottoranda dell’Università di Edimburgo, Amelia Penny, ha notato qualcosa che sporgeva dalla roccia in una zona di Skye conosciuta come Brothers’ Point: dopo alcune osservazioni, ha scoperto che si trattava della mandibola di questo nuovo mostro preistorico. Staccare il fossile dalla roccia, metterlo in sicurezza e portarlo sulla terraferma è stata un’impresa di precisione e tempistiche: sono state usate seghe con punta di diamante per tagliarlo dalla roccia, il tutto mentre si avvicinava l’alta marea. Allo pterosauro è stato dato il nome gaelico Dearc sgiathanach, che si traduce in “rettile alato”, e presto verrà esposto al Museo Nazionale scozzese.
Non è la prima volta che questa regione della Scozia riserva gradite sorprese in campo archeologico: negli ultimi anni sono state trovate moltissime impronte di dinosauro, anche di stegosauro. I paleontologi credono che una volta l’isola di Skye fosse molto diversa da come la conosciamo oggi: durante la preistoria era una laguna, con un clima quasi tropicale, habitat perfetto per i dinosauri.
Il dinosauro volante e rarissimo
Gli pterosauri, creature volanti della dimensione di un aeroplano, sono stati i primi animali vertebrati a sviluppare un volo che non si basasse sulle correnti aeree ma sui movimenti di ossa e muscoli.
Circa 66 milioni di anni fa, durante il Cretaceo, poco prima che un enorme asteroide spazzasse via i dinosauri e molta della vita sulla Terra, gli pterosauri come il Quetzalcoatlus raggiungevano le dimensioni dei jet da combattimento, con un’apertura alare di 12 metri.
Il dinosauro appena ritrovato risale a molto prima del Quetzalcoatlus, a 170 milioni di anni fa: questa scoperta dimostra che gli pterosauri erano molto grandi anche nelle prime fasi della loro storia evolutiva.
Gli studi sul fossile procedono, per capire come l’animale vivesse e soprattutto come facesse a volare. “Per poter volare, gli pterosauri avevano ossa cave con pareti ossee sottili: questo vuol dire resti fossili incredibilmente fragili e inadatti a preservarsi per milioni di anni”, ha spiegato Jagielska. Eppure, ecco un fossile perfettamente conservato: davvero un’occasione irripetibile per i paleontologi di tutto il mondo.