SCIENZA

Dove l'acqua è diventata rosa: cosa è successo veramente?

Rosa acceso o tendenti al rosso, sembrano quasi magici: eppure i laghi (e le lagune) rosa nel mondo hanno assunto questo colore per dei motivi spiegabili. E, a tratti, sorprendenti

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Chi di noi, tra uno scroll su Instagram e l’altro, non è incappato in suggestive fotografie di acque dalle tonalità rosate, a tratti rossastre? E no, non si tratta di un filtro né di un errore di saturazione o di bilanciamento colore: i laghi rosa, così come le lagune, sono reali. E ce ne sono diversi in giro per il mondo, tutti incantevoli.

Eppure, anche se le cromìe di questi specchi d’acqua possono sembrarci magiche, il fenomeno che li rende di questo colore è spiegabilissimo. Ciò non toglie che sia a tratti sorprendente, dato che è proprio per via di questo particolare “processo”, per esempio, che i fenicotteri assumono il loro colore peculiare. Ma cerchiamo di capirne di più.

La caratteristica chiave dei laghi rosa

C’è qualcosa che accomuna tutte le lagune e i laghi rosa nel mondo, qualcosa che potremmo definire come una caratteristica chiave. Cos’è? Semplicemente, il sale. Ebbene sì: che si trovino in Italia o in Australia, le acque di questo colore sono tutte salmastre, tant’è che alcune di loro sono proprio delle saline, veri e propri centri di produzione e raccolta del sale.

Questa informazione è sostanziale per comprendere il motivo per cui questi specchi d’acqua sono diventati rosa: il fenomeno, infatti, non accade in acque dolci. Come mai? Perché la responsabile della trasformazione è nientemeno che un’alga (o meglio, una specie di alghe) che prende il nome di Dunaliella Salina. E che non può vivere in ambienti che non siano impregnati di sale.

La Dunaliella Salina e il colore dei laghi rosa

Ma cos’è, dunque, la Dunaliella Salina? Si tratta di una tipologia di alghe microscopiche, dotate di sottilissimi tentacoli che servono loro per muoversi da un punto all’altro. Queste alghe prosperano in ambienti ad altissima salinità perché le concentrazioni elevate di cloruro di sodio ne stimolano la crescita e la diffusione. È per questo che vengono definite alofile (amiche del sale, dal greco alòs, sale e filos, amico).

La Dunaliella Salina è caratterizzata da un elevato contenuto di alfa-carotene, beta-carotene, luteina, zeaxantina e criptoxantina, tutti carotenoidi che, insieme alle molecole antiossidanti, l’alga produce per proteggersi dall’esposizione al sole, dai raggi ultravioletti e dalle stesse condizioni di salinità del suo habitat naturale. Queste sostanze vengono secrete costantemente e sono le responsabili, in natura, del colore rosso, giallo e arancione che vediamo nella frutta, nelle foglie, nei fiori e in alcuni alimenti di origine animale.

Dunque, nel secernere queste sostanze in acqua, la Dunaliella diventa responsabile del colore dei laghi rosa che, per altro, può diventare più o meno acceso in base alle temperature, al ricambio d’acqua e alla presenza di fauna nei pressi degli specchi d’acqua stessa.

Quali sono i laghi rosa nel mondo?

Ma quali sono i laghi rosa nel mondo? Guardando all’Italia si può parlare di lagune, come le Saline di Cervia e quelle di Marsala. In particolare, a Marsala migrano moltissimi fenicotteri che proprio grazie alla Dunaliella Salina e a un microcrostaceo, l’Artemia Salina, diventano rosa. Spostando lo sguardo in giro per il globo, bellissimo e (davvero) rosa è il lago di Torrevieja, in Spagna sud-orientale, noto per essere il più grande Lago Salato d’Europa.

In Australia, invece, si trovano due laghi rosa che attirano ogni anno migliaia di turisti: il Pink Lake e il Lago Hillier. Famosissimi, infine, sono anche il Dusty Rose Lake, in Canada, il Lago Retba in Senegal e il Lago Masazir, in Azerbaigian.

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