Nelle acque più profonde la scoperta: questo pesce ha battuto un nuovo record
Gli scienziati sono riusciti a individuare un pesce lumaca a ben 8336 metri di profondità: non era mai successo prima con questi esemplari
Spesso anche gli scienziati riescono a entrare nel Guinness dei Primati. Per lo meno ci sono riusciti i ricercatori australiani e giapponesi, che hanno recentemente individuato quello che è l’esemplare ittico più profondo mai registrato. Si tratta di un pesce lumaca, il quale deve questo nome così particolare alla sua pelle dall’inconfondibile aspetto gelatinoso.
Il record mondiale è presto detto: l’animale in questione è stato notato a ben 8336 metri di profondità, per la precisione nella fossa di Izu-Ogasawara, a Sud del Giappone e in pieno Oceano Pacifico. Il merito della scoperta si deve a una nave in spedizione in questa zona del mondo per un viaggio di ben due mesi. Che cosa hanno riferito di preciso gli scienziati?
Quale pesce lumaca è stato intercettato
Anzitutto bisogna precisare che i ricercatori che si sono imbattuti nel pesce lumaca fanno parte del Minderoo-University of Western Australia Deep Sea Research Center e della Tokyo University of Marine Science and Technology. L’animale di cui si sta parlando fa parte della famiglia dei Pseudoliparis e c’è anche un filmato che lo mostra proprio a oltre 8mila metri di profondità. Tra l’altro, il record è stato impreziosito da un altro importante momento avvenuto pochi giorni dopo. Gli stessi scienziati, infatti, hanno catturato due pesci simili a 8022 metri, sempre nelle stesse acque. Per arrivare a risultati del genere, ovviamente la tecnologia ha fatto la differenza.
Gli esperti si sono affidati ad alcuni sommergibili senza equipaggio, con telecamere che sono state posizionate nelle parti più profonde della fossa giapponese. Le specie di pesce lumaca attualmente conosciute sono oltre 400 e i loro habitat sono molto diversi, visto che non tutti prediligono profondità del genere. Per quel che riguarda l’esemplare da record appena individuato, le condizioni di vita in un ambiente simile non sono certo semplici, anche perché la pressione è 800 volte superiore rispetto a quella della superficie dell’oceano.
Un pesce lumaca molto giovane
Non è un caso, quindi, se il pesce lumaca abbia caratteristiche ben precise. Oltre a misurare non più di mezzo metro, è del tutto privo di squame. Al contrario è dotato di uno strato gelatinoso che viene considerato una sorta di “adattamento fisiologico”. L’animale che ha permesso agli scienziati di entrare nel Guinness dei Primati era molto giovane, visto che sono proprio questi esemplari a preferire le profondità maggiori, mentre gli adulti non si spingono così in basso. La scoperta ha permesso, tra l’altro, di far crollare una delle certezze che erano state messe nero su bianco diverso tempo fa.
Circa un decennio fa, i ricercatori avevano ipotizzato come fosse impossibile (per lo meno dal punto di vista biologico) che i pesci sopravvivessero a profondità superiori agli 8200-8400 metri. Ora la comunità scientifica si è dovuta ricredere: in fondo qualsiasi esemplare ittico sarebbe capace di resistere a una pressione così forte, grazie all’osmolita, un fluido cellulare che viene sfruttato per contrastare la forza dell’acqua. Nel caso del pesce lumaca, il fluido stesso è presente in una concentrazione altissima, ma serviranno nuovi studi sugli animali catturati per approfondire meglio questa capacità di sopravvivenza.