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Addio Google Pay: chiude il 4 giugno 2024

Tra pochi mesi Google farà fuori uno dei suoi servizi più confusi e con la storia più travagliata di tutti: il 4 giugno chiude Google Pay, che non è Google Wallet

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A metà 2024, per la precisione il 4 giugno, Google chiuderà l’ennesimo servizio e cestinerà l’ennesima app. In questo caso si tratta di Google Pay, l’app che ha sostituito, nel 2018, la vecchia Android Pay per poi, però, essere a sua volta abbandonata in quasi tutto il mondo a favore di Google Wallet. Ormai disponibile solo negli Stati Uniti, in India e in pochi altri Paesi, Google Pay sta per chiudere definitivamente.

Google Pay: che succede il 4 giugno

Il 4 giugno 2024, negli Stati Uniti, l’app di Google Pay verrà automaticamente disinstallata da tutti gli smartphone sui quali è stata scaricata in passato. Sui telefoni che non permettono di disinstallare l’app automaticamente (perché sono obsoleti), l’app smetterà di funzionare.

Tutte le funzioni di Google Pay diventeranno inaccessibili, dal pagamento nei negozi fisici e online all’invio di denaro ad altri utenti Google Pay, passando dalle offerte speciali e, soprattutto, dal conto in denaro depositato su Google Pay. Questi soldi dovranno essere spostati su un conto corrente prima del 4 giugno.

Google Pay resterà soltanto come sito Web: http://pay.google.com, che in Italia diventa payments.google.com e si chiama “Google centro pagamenti“. Da questo sito sarà ancora possibile gestire tutti i propri metodi di pagamento e leggere lo storico dei pagamenti effettuati tramite il servizio.

Google Pay non è Google Wallet

A questo punto, prima di proseguire, è necessaria una precisazione: Google Pay e Google Wallet non sono la stessa cosa e ciò non è chiaro per colpa di Google, che ha fatto una enorme confusione nella gestione dei nomi dei suoi servizi di pagamento nel corso degli anni.

Tutto inizia con Google Pay Send, inizialmente battezzato come Google Wallet, nel 2011. Google Pay Send era un rudimentale servizio di trasferimento di denaro tra utenti, basato sull’indirizzo email o sul numero di telefono. Era necessario collegare l’email o il numero di telefono ad un conto bancario, altrimenti non era possibile ricevere i soldi.

Poi arrivò Android Pay, annunciato alla conferenza Google I/O 2015 e lanciato realmente nel 2016. Android Pay era una sorta di circuito di pagamento tramite smartphone (solo Android) dotati di chip NFC, che permetteva di salvare i dati delle proprie carte di credito sul telefono.

Inoltre, Android Pay permetteva anche di pagare online con quelle carte, semplificando molto lo shopping online che, all’epoca, aveva volumi infinitamente minori rispetto ad oggi.

Con il debutto di Android Pay, Google resuscita il nome di Google Wallet e l’app diventa il portafoglio digitale dove conservare le carte di pagamento. Per fare ancor più confusione Google, nel 2018, unifica Android Pay e Google Wallet in un solo servizio e in una sola app: Google Pay. La grande novità è che l’app è ora disponibile anche su iPhone.

A questo punto, nel 2018, c’è solo un’app per pagare (online e in negozio) e per archiviare le carte: Google Pay. Quest’app, come già accennato, permette anche di gestire una sorta di conto online dal quale attingere per inviare denaro ad altri utenti Google Pay.

Ma la semplificazione dura poco, perché nel 2022 Google Wallet resuscita nel 2022 su Android, Wear OS, Fitbit OS. Ma non anche su iOS, dove resta disponibile solo Google Pay.

Google Wallet (quello attuale) è un portafoglio virtuale nel quale inserire le proprie carte di pagamento, ma anche i biglietti aerei, le tessere degli abbonamenti ai mezzi pubblici, allo stadio e molti altri documenti compatibili con questo sistema.

Cosa cambia in Italia

Se siete arrivati vivi fino a qui, vi facciamo i complimenti: è evidente che Google, negli anni, ha fatto un enorme pasticcio causando parecchi mal di testa ai suoi utenti. Ma, allora, cosa cambia il 4 giugno per gli utenti italiani?

In pratica niente, perché da fine luglio del 2022, in Italia, Google Wallet sostituisce Google Pay in tutto e per tutto, tanto è vero che se provate a cercare l’app di Google Pay sul Play Store verrete reindirizzati all’app di Google Wallet.

Ma la cosa più incredibile di tutta questa storia è che, in Italia, Google Pay esiste ancora (e non si sa se sparirà a giugno). Nel nostro Paese, al momento, Google Pay viene usato per pagare gli abbonamenti ai servizi di Google, come Google One o YouTube Premium.

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