SCIENZA

Aggiornata la mappa degli incendi più frequenti: ecco dove si verificano

L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha predisposto un'utile mappa interattiva degli incendi per capire come gestirli e prevenirli

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Fonte: ESA

L’estate è tempo di vacanze, in mare o in montagna, ma anche di qualcosa di molto meno piacevole. Gli incendi sono purtroppo una costante della bella stagione e il clima contrassegnato da temperature sempre più alte non aiuta di certo ad arginare il fenomeno. Ci sono paesi che devono fronteggiare l’emergenza molto più di altri.

L’Italia non è da meno e non è certo una consolazione il fatto di essere in “compagnia” di altre nazioni. Ma dove si sono sviluppati principalmente questi roghi nel continente europeo e non solo? C’è una mappa nuova di zecca e super aggiornata che fornisce tutte le informazioni del caso, uno strumento che può tornare utile per capire dove e come intervenire.

La mappa degli incendi predisposta dall’ESA

Secondo l’EFFIC, l’European Forest Fire Information System, non si può stare affatto tranquilli. Il sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi ha fatto sapere come alla fine dello scorso mese di luglio in tutta l’UE siano andati in fiamme oltre 234mila ettari di terreno (a partire da gennaio). È una cifra impressionante e che non può lasciare indifferenti, ma l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha predisposto un’utile mappa per un’analisi ancora più approfondita del fenomeno. È uno strumento interattivo che consente di mettere a confronto le frequenze dei vari roghi, così da permettere uno studio accurato dell’evoluzione delle fiamme.

Questo atlante ha fatto il suo debutto quattro anni fa e viene sfruttato regolarmente dai vigili del fuoco di tutto il continente europeo e dalla Protezione Civile. Il suo nome è “World Fire Atlas” e viene aggiornato grazie alle informazioni raccolte da un satellite, il Copernicus Sentinel-3A. Questa tecnologia è dotata di uno strumento particolare, il Sea and Land Surface Temperature Radiometer, una sorta di termometro del cielo. Grazie alle radiazioni infrarosse termiche, la temperatura viene registrata con precisione e si rileva l’incendio. Non tutti gli eventi di questo tipo possono essere rilevati, ma non è un problema.

I paesi con il maggior numero di incendi

In effetti, questa mappa interattiva è altamente rappresentativa dal punto di vista statistico dei trend degli incendi, sia di mese in mese che di anno in anno. Per renderla ancora più completa e utile, poi, fra qualche mese ci sarà una novità importante. Ai dati già raccolti verranno aggiunti quelli di un altro satellite, il Copernicus Sentinel-3B. Per ora si è capito come nel corso degli ultimi sette anni i roghi principali in Europa abbiano colpito paesi come l’Italia, il Portogallo, la Grecia, la Spagna e la Francia. Il record poco invidiabile del maggior numero di incendi è quello portoghese, per la precisione ad agosto 2016 e a ottobre 2017.

Uscendo fuori dal vecchio continente, altri dati preoccupanti sono quelli che si riferiscono al Canada. La nazione nordamericana ha registrato 11.598 incendi nei primi sette mesi del 2023, con un aumento impressionante di 705 punti percentuali rispetto ala media dei sei anni precedenti. La speranza è quella di impiegare l’atlante dell’ESA per mettere a punto delle strategie realmente efficaci, così da prevenire e gestire i roghi su scala globale e rendere le prossime estati molto meno roventi.

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