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L'AI è come il nucleare: serve agenzia internazionale

I rischi dell'AI sono pari a quelli del nucleare: secondo il CEO di OpenAI è necessario creare un'agenzia per monitorare lo sviluppo

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Fonte: diy13 / Shutterstock

L’intelligenza artificiale è (anche) un rischio e deve essere regolamentata. A lanciare l’allarme è Sam Altman, una delle figure più importanti del settore IA. Altman, infatti, è il CEO di OpenAI che, grazie a ChatGPT e ad altre applicazioni dei suoi modelli di intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo tech e, più in generale, l’intera società.

Nel corso di una visita negli Emirati Arabi, il numero uno di OpenAI è arrivato ad ipotizzare la necessità di creare un’agenzia specializzata, simile all’AIEA (Agenzia internazionale per l’energia atomica), interamente dedicata alla regolamentazione e al controllo delle AI.

Il CEO di OpenAI vuole regolamentare l’AI

La posizione di Altman non è un paradosso: se non gestita nel modo giusto, infatti, l’intelligenza artificiale può diventare un rischio importante per tutta la società. Secondo il CEO di OpenAI: “Siamo di fronte a un serio rischio esistenziale. La sfida che il mondo ha è come gestire questi rischi e assicurarci di poter ancora godere di quegli enormi benefici. Nessuno vuole distruggere il mondo”.

Non è la prima volta che Altman prende una posizione chiara sul settore delle intelligenze artificiale. Già nei mesi successivi la diffusione globale di ChatGPT e delle altre applicazioni AI, infatti, sono arrivati i primi richiami in merito alla necessità di regolamentazione. Lo scorso mese di maggio, inoltre, Altman, insieme ad altri esponenti del settore, ha firmato una lettera in cui si richiedeva di trattare l’IA al pari di altri rischi globali come le pandemie e la guerra nucleare.

AI: serve agenzia internazionale

Per sottolineare l’importanza della questione, Altman ha fatto riferimento all’AIEA come modello da seguire per regolare e monitorare lo sviluppo delle intelligenze artificiale, garantendo la sicurezza della società. L’agenzia per l’energia atomica ricopre un ruolo centrale nella società moderna (in particolare in questo momento storico) e può rappresentare un riferimento per sviluppare un progetto per il controllo delle AI.

La posizione del CEO di OpenAI è condivisa da vari esperti del settore oltre che da numerosi legislatori. In varie parti del mondo, infatti, sono iniziati i lavori per regolamentare il settore delle intelligenze artificiali.

L’UE sta lavorando ad un regolamento ad hoc, il cosiddetto AI Act, che anche grazie al supporto degli Stati Uniti potrebbe diventare uno standard globale per lo sviluppo delle IA in futuro. Le decisioni delle organizzazioni internazionali e degli Stati saranno fondamentali per delineare il raggio d’azione delle intelligenze artificiali in futuro.

L’allarme lanciato da Altman chiarisce come, anche per chi è coinvolto direttamente nello sviluppo delle AI in questo momento, sia necessario introdurre una regolamentazione chiara e definita, stabilendo paletti ben precisi per evitare che una tecnologia dalle grandi potenzialità diventi anche una tecnologia molto pericolosa.

Il parallelismo tra intelligenza artificiale e nucleare, in questo caso, sembra essere davvero calzante: in entrambi i casi i rischi sono grandi almeno quanto le opportunità.

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