Questo animale ha otto occhi e sa fare qualcosa di straordinario
Un team di ricerca dell'Università di Harvard ha scoperto che il ragno saltatore ha un'abilità in comune con noi esseri umani: distingue gli esseri viventi dagli oggetti inanimati.
Sono piccolissimi e molto diversi da noi, eppure i ragni saltatori hanno in comune con gli umani qualcosa di incredibile. Un team di ricercatori dell’Università di Harvard ha dimostrato che questi animali sono in grado di distinguere gli oggetti animati da quelli inanimati, un’abilità finora rilevata (e dimostrata) soltanto negli esseri umani e in altri vertebrati.
Il ragno saltatore ha un’abilità straordinaria
Fa sorridere pensare al celebre “spider-sense” che Peter Parker sviluppa per poi trasformarsi in Spiderman. Chi conosce il personaggio sa bene a cosa ci riferiamo: un uomo che, morso da uno di questi animali, si ritrova con abilità fuori dal comune. Eppure lo studio di Harvard dimostra che noi e i ragni abbiamo in comune molto più di quanto potessimo pensare, nonostante l’appartenenza a specie completamente diverse.
Non parliamo di abilità strettamente fisiche. La cosa davvero incredibile è che i ricercatori hanno dimostrato come un animale invertebrato sia in grado di riconoscere il movimento degli organismi viventi. Molti animali possiedono questa capacità che dal punto di vista dell’evoluzione è sicuramente una delle più antiche, ma finora era stata attribuita soltanto ai vertebrati.
La ricerca, pubblicata sulla rivista PlusOne, porta la firma del biologo Massimo De Agrò con i coautori Daniela C. Rößler e Kris Kim ed è a tutti gli effetti la prima a dimostrare il riconoscimento biologico del movimento in un animale invertebrato, sollevando interrogativi cruciali sia sulla storia evolutiva di tale abilità, che sulla complessa elaborazione visiva nei non vertebrati.
L’esperimento dell’Università di Harvard
Come afferma lo stesso dottor D’Agrò, lo studio “apre la possibilità che tali meccanismi possano essere diffusi in tutto il regno animale e non necessariamente legati alla socialità”, come finora è stato assodato. E se la scoperta sul ragno saltatore ha dell’incredibile, lo è altrettanto l’ingegnoso esperimento che il team di Harvard ha messo a punto per testare e dimostrare l’abilità di questo animale.
Il team si è servito di due strumenti essenziali, una struttura semisferica e un programma di animazione che consente una visualizzazione puntiforme. E, naturalmente, di alcuni esemplari di ragno saltatore (Menemerus semilimbatus) che, con i suoi otto occhi, è da sempre considerato uno degli artropodi con la maggiore capacità visiva. L’esperimento era così organizzato: i ricercatori hanno sospeso i ragni saltatori in posizione fissa all’interno della struttura, in modo che le loro zampe potessero entrare in contatto con un piccolo tapis roulant e potessero muoverle su di esso. Dopo averli posizionati, poi, sulla superficie della semisfera sono state proiettate due animazioni diverse, composte entrambe da una dozzina di lucine puntiformi: la prima riproduceva il tipico movimento delle articolazioni dei ragni, mentre nella seconda il movimento era del tutto casuale.
Da qui il risultato dell’esperimento che, di fatto, ha dimostrato che i ragni saltatori reagiscono al movimento in modo ben preciso. I ricercatori hanno osservato che gli animali coinvolti erano maggiormente attratti dalla proiezione con i puntini casuali e non da quelli con i puntini che riproducevano il movimento esatto dell’animale. E non è una cosa da poco: proprio come i vertebrati, il ragno saltatore riconosce un animale in movimento e tende a stargli lontano, preferendo ciò che non conoscono. La sua capacità di riconoscere il movimento biologico di un essere vivente si accompagna, dunque, all’istinto: percependo l’oggetto animato come una minaccia o un pericolo, lo tiene debitamente a distanza.