SCIENZA

Un’antica piazza perfettamente conservata: la scoperta tutta italiana

A Nora, uno dei principali siti archeologici della Sardegna, è stata scoperta una piazza che risale all'età medio imperiale

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Testimonianze preziose che risalgono all’età del Bronzo e soprattutto nuraghi di grande pregio archeologico. Nora è un’antica città sarda che può vantare reperti di assoluto fascino e quello che è stato scoperto negli ultimi giorni ha confermato un dato di fatto: il sito isolano non vuole proprio smettere di rivelarci i suoi segreti.

L’ultimo in ordine temporale è una piazza che risale all’età medio-imperiale con tanto di dettagli incredibili. Tutto merito di una delle ultime campagne di scavi che hanno permesso di far rivedere la luce a quella che è stata identificata come “opera di grande impatto visivo”. Come è possibile che un luogo così grande sia rimasto nascosto tanto a lungo?

Le nuove decorazioni scoperte a Nora

La piazza rinvenuta a Nora è impreziosita da una pavimentazione di grande effetto, da decorazioni pregiate e da due fontane monumentali che creavano con tutta probabilità degli spettacolari giochi d’acqua. Ecco perché gli esperti sono convinti che il progetto sia stato commissionato da una persona facoltosa, forse persino un imperatore del periodo. Volendo essere ancora più precisi, il pavimento di cui si sta parlando è stato realizzato con dei masselli di pietra in andesite viola, una roccia tipica di questa zona della Sardegna. A questo punto sorge spontanea una domanda: a cosa serviva la piazza?

Dopo aver precisato che una delle due fontane monumentali era più grande dell’altra, bisogna aggiungere che i reperti appena individuati in quel di Nora servivano come punto di incontro per le attività degli artigiani e altre produzioni. Sembra che proprio in questa piazza si lavorasse dell’ottimo pane. L’intuizione è stata ufficializzata dopo aver scoperto i resti di alcune teglie, un piano con tanto di griglie in terracotta e l’antenato del forno. La comunità locale (il sito si trova nel promontorio di Capo Pula, a ovest di Cagliari) è in fibrillazione, come è facile immaginare.

Le nuove tecnologie sbarcano a Nora

Vale la pena sottolineare come la novità archeologica sia stata agevolata dalle tecnologie moderne, il che potrebbe spiegare il “ritardo” della scoperta. In particolare, gli strumenti a disposizione degli archeologi del posto hanno consentito la ricostruzione accurata della Nora primordiale. Ora i turisti e i visitatori avranno una opportunità unica, quella di utilizzare i visori 3D per un viaggio speciale nel passato. Di sicuro è un incentivo in più per quel che riguarda le visite in questa zona dell’isola che comunque già in passato ha attirato un buon numero di persone. D’altronde la sua storia merita di essere conosciuta almeno in parte.

Secondo quanto messo nero su bianco dallo scrittore greco Pausania, la fondazione di Nora sarebbe stata opera di Norace, un eroe che guidava il popolo degli Iberi. Proprio qui sono presenti tracce dell’VIII secolo prima della nascita di Cristo, in occasione della ripopolazione nuragico-fenicia di Nora. Per quel che riguarda i reperti più antichi in assoluto, invece, si tratta di una necropoli con tombe che sono state collocate temporalmente tra il VII e il VI secolo a.C. C’è da scommettere che la piazza nuova di zecca finirà per incuriosire gli amanti della storia e di questi luoghi, una testimonianza unica di chi ci ha preceduto su questo pianeta.

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