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Api e vespe, qual è la differenza e come allontanarle

In estate le punture di api e vespe possono spaventare: come riconocere questi insetti e cosa fare per allontanarli efficacemente

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Api e vespe, così come i calabroni, sono insetti diffusissimi sul nostro territorio, in particolare durante l’estate: come riconoscerli? Saperlo fare è importante, sia per capire come allontanarli, sia per acquisire la giusta consapevolezza.

Le api, infatti, rappresentano una specie protetta. Le vespe e i calabroni, invece, sono classificati come infestanti. Ecco cosa sapere sul loro conto.

Riconoscere api e vespe, le differenze

Anche se api, vespe e calabroni appaiono simili tra loro, si differenziano notevolmente nel loro aspetto.

Le api sono dotate di peluria e possono essere marroni, dorate oppure nere. Trattandosi d’insetti impollinatori, sono da salvaguardare per mantenere l’equilibrio dell’ecosistema.

L’ape più celebre è quella detta mellifera: si nutre del polline e del miele scaturito dal nettare. Le api vivono in sciami che possono sostare anche nelle arnie artificiali, di cui si occupano gli apicoltori. Altrimenti, trovano rifugio nelle cavità naturali degli alberi, tra le loro fronde oppure nelle fessure degli edifici.

L’ape regina fa da guida nella fecondazione, formando una nuova colonia (la “sciamatura“). Le colonie in movimento possono essere davvero numerose, quindi spaventare le persone se si avvicinano alle aree urbane. In realtà, durante tale fase le api non sono aggressive ma solo in cerca di un anfratto riparato dove costruire un nuovo alveare.

Ecco perché, in caso di avvistamento di uno sciame in volo o fermo, non bisogna allarmarsi: la cosa migliore da fare, invece, è consultare la Lista Nazionale di Recupero Sciami e far intervenire un apicoltore professionista che può raccogliere lo sciame, assicurandogli la giusta protezione.

Preservare specie come l’ape mellifera, i bombi e anche le api che non vivono nelle colonie è di fondamentale importanza per il ruolo svolto da questi insetti nell’impollinazione delle piante. Una loro estinzione significherebbe la scomparsa di frutti, semi e vegetali indispensabili nell’alimentazione e nella produzione industriale.

Le vespe presentano un tipico restringimento tra il torace e l’addome: basti pensare che si dice “vitino di vespa” in riferimento a qualcuno che ha punto vita molto stretto. Generalmente vivono in colonie all’interno dei vespai, anche se esistono delle specie solitarie così come dei nidi sotterranei.

Una vespa non è attiva durante l’inverno: con le basse temperature muore, ad accezione della regina, “incaricata” di ripopolare il nuovo vespaio in vista dell’estate.

Oggi, le vespe sono anche in città: qui trovano rifugi protetti, caldi, asciutti e fonti di cibo, ossia i cassonetti. Non disdegnano nemmeno la tapparelle, i camini, i quadri elettrici e i distributori automatici di bibite e vivande.

La loro dieta, diversamente dalle api impollinatrici, è carnivora. Si nutrono di altri insetti e non disdegnano le bevande ricche di zuccheri: ecco perché tendono ad avvicinarsi insistentemente a chi mangia all’aperto. Sono dotare di pungiglione.

I calabroni si presentano più grandi in confronto alle api e alle vespe, sebbene appartengano alla famiglia di queste ultime. Possono essere gialli con l’addome marrone, avere il capo e il torace neri e, soprattutto, emettono un ronzio molto più forte rispetto a quello degli insetti loro “simili”.

La femmina del calabrone ha il pungiglione, mentre il maschio ne è privo: sono in grado di pungere diverse volte senza rischiare di morire. Qualora si sentissero minacciati in prossimità del nido, i rischi per l’uomo aumenterebbero: ogni loro puntura instilla una dose elevata di veleno, peggiorando la situazione subendo l’attacco di uno di più insetti simultaneamente.

Il calabrone è onnivoro: gradisce sia piante, fiori e frutti, sia altri insetti. I calabroni rappresentano una minaccia per le api, poiché possono ostacolarne il volo e la deposizione di uova.

I nidi di questi insetti sono grandi e la loro elaborazione li rende molto belli anche esteticamente: di solito li costruiscono nelle cavità degli alberi e negli interstizi dei muri. Le tipologie definite calabrone europeo e quella chiamata calabrone asiatico (o vespa velutina) sono le più diffuse.

Come allontanare api e vespe

Allontanare vespe e calabroni eliminando i loro nidi è un’operazione efficace da fare, però, con grande cautela, trattandosi d’insetti potenzialmente aggressivi se minacciati. Il consiglio migliore resta quello di rivolgersi a un’azienda di disinfestazione professionale.

Per quanto riguarda le api, come accennato in precedenza, bisogna interpellare degli apicoltori che rimuoveranno l’alveare senza danneggiarlo e proteggendo la colonia.

Ci sono anche dei trucchi casalinghi per tenere a distanza vespe e calabroni. Ad esempio, gli odori intensi e pungenti di alloro, aglio, caffè e citronella sono insopportabili per tali insetti.

Inoltre, è sempre una buona idea installare delle zanzariere alle finestre e, casomai, anche alle porte di casa: sono utili per evitare che gli ambienti interni si popolino d’insetti tra i più disparati, comprese le zanzare.

Infine, in commercio esistono anche delle trappole per catturare le vespe, sebbene il rimedio più efficiente resti la rimozione totale dei loro rifugi presso le abitazioni e le aree molto frequentate.

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