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Apple Car: le ultime notizie non vi piaceranno

Apple Car, secondo Bloomberg il colosso di Cupertino potrebbe cambiare idea sulla guida autonoma e puntare sul design e sulla sicurezza dell’attesissima automobile

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Fonte: withGod / Shutterstock

Apple Car, l’ambizioso progetto per un veicolo a marchio Apple, è una delle voci più interessanti del web, che gira da anni ma al momento non si è ancora concretizzata in un prodotto reale. Nonostante le moltissime indiscrezioni sull’intenzione di Apple di creare un’auto a guida autonoma, le cose potrebbero prendere una piega diversa.

Secondo un rapporto condiviso da Bloomberg, infatti, l’azienda di Cupertino starebbe optando per un approccio più concreto con “modifiche significative alle funzionalità di guida“.

Secondo Bloomberg, questo lascerebbe intendere che Apple sia passata dal voler realizzare un veicolo completamente autonomo ad uno a guida autonoma di livello 2+, tecnologia molto meno sofisticata e che richiede l’intervento costante del conducente. In più, nonostante la tecnologia non certo all’avanguardia, l’Apple Car dovrebbe vedere la luce non prima del 2028.

Che cos’è un livello 2+ di guida autonoma

Un veicolo a guida autonoma di livello 2+ è in grado di mantenere in autonomia il centro della corsia, muoversi nel traffico e in strada più o meno agevolmente, senza che l’utente debba intervenire in continuazione.

Si tratta di un sistema di guida avanzato ma che è ben lontano dalla guida totalmente autonoma; oltretutto, è una tecnologia che soprattutto negli ultimi anni, sta diventando piuttosto frequente specialmente sulle autovetture di fascia alta dove può essere installata anche come optional.

Tra le tecnologie che caratterizzano la guida di livello 2+ ci sono:

  • Adaptive Cruise Control, che regola la velocità dell’auto per mantenere la distanza di sicurezza dagli altri veicoli
  • Lane Keeping Assistant, che corregge la traiettoria dello sterzo e consente al veicolo di mantenere il centro della corsia
  • Traffic Jam Assistant, che permette all’auto di seguirei il flusso del traffico incolonnato senza fare incidenti
  • Blind Spot Assistant, che durante il cambio di corsia segnala al guidatore la presenza di eventuali veicoli in arrivo da dietro e, in tal caso, appesantisce lo sterzo
  • Lane Change Assistant, che cambia corsia autonomamente in caso di sorpasso o ingresso e uscita da una strada

Attivando tutte queste funzioni il veicolo ottiene, quindi, una maggiore autonomia in qualsiasi tipo di contesto urbano e extraurbano, semplificando molto la vita del guidatore che, comunque, dovrà tenere le mani sul volante, intervenire se serve e, naturalmente, prestare la massima attenzione.

In altre parole, non stiamo parlando affatto di una vettura a guida autonoma ma, semplicemente, di un’automobile con dei buoni ADAS (Advanced Driver Assistance Systems).

Cosa sappiamo di Apple Car

Stando alle dichiarazioni di Bloomberg, quindi, Apple avrebbe intenzione di ridimensionare il suo progetto, anche se non sarebbe ancora stata definita alcuna strategia e il colosso di Cupertino starebbe ancora valutando la cosa.

Dall’altra parte, però, è anche vero che Project Titan, il nome in codice dell’auto a guida autonoma di Apple, è in lavorazione da diversi anni e, pur avendo fatto diversi passi avanti in materia è costato un bel po’ e la realizzazione di un veicolo funzionante è ancora decisamente lontana.

Secondo le previsioni di Bloomberg, quindi, Apple avrebbe deciso di “riorientare il progetto”, puntando più verso il design e la sicurezza che sulla guida autonoma.

Perciò, per sfidare i colossi dell’automotive che si stanno muovendo verso la guida autonoma, l’idea è quella di puntare (di nuovo) sull’unicità del prodotto e su un’estetica ben riconoscibile, esattamente come accade per gli iPhone e tutti gli altri device del suo ecosistema.

 

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