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Niente di fatto per HomeOS, i servizi per la domotica di Apple slittano al 2026

HomeOS di Apple è in ritardo e, secondo Bloomberg, la colpa è dei problemi nello sviluppo di Siri alimentato da Apple Intelligence, il cuore dell’ecosistema

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Smart Home Apple Fonte foto: Thanadon88/Shutterstock

Secondo alcune indiscrezioni trapelate nelle settimane passate, durante la WWDC 2025 Apple avrebbe dovuto presentare anche HomeOS, l’innovativa piattaforma dedicata alla smart home. Tuttavia, alla fine dell’evento che ha visto protagonista iOS 26 non c’è stata traccia delle tanto attese novità per la casa intelligente e, secondo Mark Gurman di Bloomberg, ci sarà da aspettare ancora un bel po’.

Quali saranno le caratteristiche di HomeOS

Stando a quanto condiviso dal giornalista di Bloomberg, la futura versione di Siri alimentata da Apple Intelligence sarà il fulcro di HomeOS. L’aggiornamento dell’assistente vocale dovrebbe includere tutte le specifiche di un chatbot AI sempre attivo che, tra le altre cose, gli permetteranno anche di affiancare l’utente nella gestione dei dispositivi smart in casa, dialogando con loro in modo naturale.

Questa sua capacità gli permetterà di suggerire azioni in tempo reale grazie, appunto, al modello AI dell’azienda di Cupertino che costituirà un prerequisito imprescindibile per il corretto funzionamento di tutto l’ecosistema domestico.

Stando sempre alle indiscrezioni condivise da Gurman, l’ecosistema domotico di Apple si baserà sul protocollo Thread, sviluppato appositamente per creare reti mesh affidabili tra i vari prodotti per la smart home.  In tal senso, tra i device in fase di sviluppo ci dovrebbe esserci anche il nuovo HomePod, unhub simile a un iPad, progettato per gestire in modo centralizzato i vari sistemi domestici. Oltre a questo Apple sarebbe al lavoro anche ad altri accessori innovativi, tra cui un braccio robotico da tavolo con display orientabile e probabilmente tutti i classici device per la smart home (come videocitofoni e serrature smart) che potrebbero vedere anche la partnership con altre aziende produttrici.

HomeOS, dunque, avrà il compito di garantire la piena integrazione tra dispositivi, servizi e di intelligenza artificiale con Apple che mira a offrire un controllo unificato e interoperabile dell’ambiente domestico, compatibile con prodotti di marchi differenti. Una strategia sviluppata per contrastare gli altri colossi del settore (come Amazon, ad esempio) che già da tempo occupano una posizione di spicco nel segmento della smart home.

Apple dunque, punta a un mercato in fortissima espansione, dove tecnologie del genere sono diventate sempre più comuni, pronte a soddisfare le esigenze dei consumatori in termini di automazione e efficientamento delle proprie abitazioni.

Quando arriva il nuovo HomeOS

Stando sempre alle indiscrezioni condivise da Mark Gurman, HomeOS è in ritardo e la cosa sarebbe da attribuirsi principalmente allo stato diApple Intelligence che, come ben noto, non sarebbe ancora in grado di operare al 100%. Questo si ripercuote anche su Siri che, essendo il fulcro dell’intero ecosistema per la smart home, non è ancora pronto a gestire tutti i dispositivi smart in modo efficiente.

A fronte di questo, secondo Gurman la presentazione delle nuove tecnologie è stata posticipata al 2026, con un evento dedicato fissato per marzo del prossimo anno.