APPLE

Apple dovrà pagare una multa colossale

Dopo un processo durato circa 10 anni Apple dovrà pagare una multa gigantesca, pari a ben 13 miliardi di euro, per colpa delle tasse non richieste dall'Irlanda dal ’91 al 2014

Pubblicato:

Fonte: r.classen / Shutterstock.com

Maxi multa da 13 miliardi di euro per Apple: l’azienda di Cupertino dovrà pagare all’Antitrust Europeo questa corposa ammenda a causa di tasse non versate in Irlanda. Questo è quanto stabilito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea che, proprio nei giorni scorsi, ha annullato la precedente sentenza che invece aveva dato ragione al colosso della tecnologia.

Perché Apple è stata multata

Il perché di questa gigantesca sanzione va ricercato nel passato di Apple: la Commissione Europea ha stabilito che la mela morsicata, dal 1991 al 2014, ha ricevuto dall’Irlanda una tassazione estremamente favorevole, basata su un ruling fiscale che violava le norme del mercato interno.

Quando si parla di ruling fiscale, si fa riferimento a una pratica che consente a un qualsiasi Stato di fare degli accordi con un’azienda per stabilire un regime fiscale vantaggioso allo scopo di portare tale azienda nel Paese.

L’Irlanda aveva all’attivo due di questi accordi: uno con Apple Operations Europe e l’altro con Apple Sales International, due società che gestiscono tutte delle operazioni commerciali di Apple al di fuori dagli USA.

Dal 1991 al 2014 l’azienda madre (quella negli USA) e le due succursali irlandesi, avevano stipulato una ripartizione dei costi e dei rischi nel settore della ricerca e sviluppo dei beni immateriali (in pratica per i software) che lasciava Apple Inc. come unica proprietaria di tutte le proprietà intellettuali, anche se i costi erano ripartiti tra le varie parti dell’accordo.

In cambio, le Apple europee, potevano vendere i prodotti della celebre mela in tutto il mondo (ma non in America) con una licenza senza royalties.

Secondo la Commissione Europea, questa strategia avrebbe determinato una tassazione molto più vantaggiosa per le due Apple irlandesi che, di fatto, ha rappresentato una sorta di aiuto di Stato.

Nel 2014 l’Antitrust della Commissione Europea ha accusato il colosso della tecnologia di aver approfittato di queste aliquote vantaggiose offerte dall’Irlanda. Nel 2016 la prima sentenza ai danni di Apple che chiedeva all’azienda di pagare i 13 miliardi di euro di tasse arretrate.

Nel 2020, invece, il Tribunale dell’Unione Europea ha annullato la sentenza, ritenendo insufficienti le prove fornite dalla Commissione Europea a sostegno delle accuse contro Apple.

In questi giorni, però, le cose sono cambiate di nuovo e la Corte di Giustizia dell’EU ha pronunciato la sua sentenza definitiva, andando di fatto a confermare la decisione della Commissione Europea e, chiaramente, la relativa sanzione.

Le prime dichiarazioni di Apple

Subito dopo la sentenza, è arrivata prontamente la risposta di Apple che, in sua difesa, ha detto di non aver mai avuto alcun accordo speciale con l’Irlanda, dicendosi, inoltre, “orgogliosa di essere un motore di crescita e innovazione in Europa e nel mondo e di essere sempre uno dei maggiori contribuenti al mondo“.

A questo, il colosso della tecnologia ha aggiunto che la Commissione europea sta ignorando che il reddito dell’azienda è già soggetto alla tassazione negli Stati Uniti, dicendosi inoltre “profondamente delusa dalla nuova decisione” dato che i precedenti esami avevano annullato la sentenza.

Tuttavia, l’UE è stata inflessibile e l’unico modo per mettere fine a questa storia è il pagamento della multa in oggetto.

TAG:

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963