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Apple Intelligence arriva in Italia: cosa può fare e su quali modelli

Apple Intelligence arriva in Italia, con un primo set di funzioni a cui seguiranno ulteriori novità nel prossimo futuro: ecco come usare l'AI di Apple

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Fonte: Apple

Apple ha avviato il rilascio del primo set di funzioni di Apple Intelligence che porta l’intelligenza artificiale all’interno dei dispositivi della casa di Cupertino. Si tratta di un primo passo importante per Apple che punta a recuperare terreno nel settore dell’AI dopo gli annunci dei mesi scorsi e, soprattutto, di una mezza buona notizia per gli utenti Italiani di Apple.

Come usare Apple Intelligence

La possibilità di utilizzare Apple Intelligence è legata all’installazione dell’ultima versione del sistema operativo del proprio dispositivo (iOS 18.1 per gli iPhone, iPadOS 18.1 per gli iPad e macOS Sequoia 15.1 per i Mac) oltre che al rispetto dei requisiti hardware fissati da Apple.

Attualmente, Apple Intelligence è disponibile su questi dispositivi:

  • iPhone 16
  • iPhone 16 Plus
  • iPhone 16 Pro
  • iPhone 16 Pro Max
  • iPhone 15 Pro
  • iPhone 15 Pro Max
  • iPad con A17 Pro o M1 e successivi
  • e Mac con M1 e successivi

Il primo set di funzioni di Apple Intelligence (che si arricchirà in futuro con ulteriori aggiornamenti) è disponibile nella maggior parte delle aree geografiche del mondo ed anche in Italia. È necessario, però, impostare la lingua del dispositivo e Siri su inglese americano.

A breve arriverà la possibilità di utilizzo con altre varianti di inglese (per l’Australia, Canada, Irlanda, Nuova Zelanda, Sud Africa e Regno Unito) mentre il prossimo anno, a partire da aprile 2025, ci sarà il supporto anche per l’italiano e altre lingue.

Apple Intelligence utilizza l’elaborazione on-device ma per le richieste più complesse viene utilizzato il sistema Private Cloud Compute, con l’elaborazione in cloud che, secondo quanto rivelato da Apple, garantisce lo stesso livello di privacy e sicurezza dell’elaborazione on-device. Gli utenti, inoltre, possono scegliere se abilitare o meno l’integrazione con ChatGPT.

Cosa può fare Apple Intelligence

Apple Intelligence introduce all’interno dei dispositivi della casa di Cupertino una serie di funzioni legate all’utilizzo dell’intelligenza artificiale come Strumenti di scrittura, che consente all’utente di perfezionare testi scritti, rielaborandoli e correggendoli. Il tool può essere utilizzato sia con le app di Apple (Mail, Messaggi, Note etc.) che con app di terze parti. In particolare, con la funzione Riscrivi è possibile chiedere ad Apple Intelligence di rielaborare un testo.

C’è anche la possibilità di ottenere un riassunto di un testo più elaborato. Apple Intelligence è integrata anche in Siri, ora disponibile con un nuovo look e, soprattutto, con la possibilità per gli utenti di interagire con l’assistente in modo più naturale, grazie a una migliore comprensione del linguaggio. Siri è utilizzabile anche per imparare a utilizzare le varie funzionalità del proprio dispositivo.

L’intelligenza artificiale arriva nell’app Foto, con gli utenti che possono sfruttare la ricerca con linguaggio naturale per trovare qualsiasi foto o anche specifici momenti di un video, semplicemente descrivendoli all’AI. C’è anche la funzione Ripulisci che, come la Gomma Magica di Google Foto, permette di rimuovere elementi dalle foto, lasciando inalterata l’autenticità. Con la funzione Ricordi è possibile creare video con una descrizione, descrivendo i contenuti (foto e video) da includere.

L’AI è in grado anche di ordinare le mail in arrivo, con l’app Mail, andando a visualizzare le più importanti in alto. C’è anche la funzione Riassumi che consente di ottenere un riassunto di un messaggio particolarmente lungo ed è possibile utilizzare Risposta veloce per rispondere rapidamente, utilizzando i suggerimenti dell’AI e non messaggi preimpostati.

Apple Intelligence può gestire anche la modalità Full Immersion, con la modalità Meno interruzioni che permette all’AI di bloccare tutte le notifiche ritenute non importanti. Nelle app Note e Telefono, l’utente ha ora la possibilità di registrare, trascrivere e riassumere parti di audio.

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