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Apple Intelligence potrebbe essere pericolosa

Apple Intelligence potrebbe essere un pericolo, le prime reazioni alle funzionalità AI di Apple non sono positive e ci sarebbero diverse criticità da risolvere

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Fonte: Apple

Apple Intelligence è una delle novità più attese tra i prodotti dell’azienda di Cupertino e anche se non debutterà all’uscita di iOS 18 (bisognerà aspettare l’arrivo di iOS 18.1) rappresenta comunque uno dei temi caldi del momento.

Questo strumento è già disponibile in una versione Beta riservata agli sviluppatori e quelli che hanno avuto modo di testare in anteprima le funzionalità AI non stanno di certo gridando al miracolo ma, anzi, stanno sollevando diversi dubbi al riguardo.

Apple Intelligence, una rivoluzione mancata

Tra i primi a mettere le mani su Apple Intelligence c’è Mark Gurman il giornalista di Bloomberg che nel suo report settimanale ha scritto che “Al momento, non è un salto tecnologico paragonabile all’uscita del primo iPhone“.

Chiaramente si tratta di una versione beta che potrebbe avere molte limitazioni rispetto alla release completa, tuttavia le funzioni già disponibili non sembrano entusiasmare i tester.

Da quello che sappiamo, per ora, è possibile provare una selezione di funzionalità tra cui lo strumento AI per migliorare i suggerimenti nelle risposte dei messaggi, un sistema per rivedere la priorità nelle e-mail e riassumerle in automatico, la trascrizione e il riassunto automatico per le chiamate, alcuni strumenti per la riscrittura dei testi e una nuova interfaccia di Siri.

Nella sua newsletter Gurman sottolinea che alcune di queste caratteristiche sono interessanti, anche se molte di esse sono già ben note ai possessori di device Android, oppure sono piccoli miglioramenti di funzioni già esistenti.

Una reazione piuttosto tiepida, che però potrebbe cambiare con l’arrivo delle ulteriori opzioni che Apple ha in serbo per i suoi utenti, come l’integrazione di ChatGPT dentro Siri e l’arrivo di un’applicazione che utilizza l’AI per la creazione di immagini; entrambi disponibili in un secondo momento, probabilmente a novembre o dicembre di quest’anno.

I pericoli di Apple Intelligence

Ma oltre a questo report poco entusiasta, ci sarebbe un altro problema con Apple Intelligence e riguarderebbe i riepiloghi tramite AI nell’app Mail, che permetterà agli utenti di risparmiare tempo e determinare rapidamente la priorità delle e-mail in arrivo e di riassumerne il contenuto.

Stando alle prime testimonianze condivise su Reddit, però, questa funzionalità non riuscirebbe ancora a distinguere i messaggi di phishing e, in alcuni casi, il filtro basato sull’intelligenza artificiale contrassegna le e-mail truffa come prioritarie.

Secondo i tester, il problema sarebbe dovuto al fatto che questo sistema categorizza le e-mail solo in base ai loro testi, ignorando totalmente gli indirizzi dei mittenti e altri segnali che possono indicare un messaggio malevolo.

Bisogna dire, ad onor del vero, che il problema del phishing è sempre esistito su AppleMail (e non solo), perché le funzioni per il rilevamento automatico della posta indesiderata non sempre funzionano a dovere.

Tuttavia, sembrerebbe che Apple Intelligence peggiori notevolmente il problema, non solo lasciando le email di phishing nella posta in arrivo, ma anche evidenziandole come se fossero prioritarie, cosa che potrebbe ingannare gli utenti meno ferrati sull’argomento.

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