SCIENZA

L'asse terrestre si sta spostando: la scoperta inaspettata (e preoccupante)

Finora si credeva che lo scioglimento dei ghiacci fosse la causa prima dello spostamento dell'asse terrestre: un nuovo studio ha però scoperto qualcosa di sorprendente.

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Negli ultimi decenni, l’asse terrestre ha cambiato la sua inclinazione e i poli continuano a spostarsi: si tratta di un fenomeno ben noto e, in parte, del tutto naturale, che tuttavia si è accentuato nel giro di pochissimo tempo. Le conseguenze sul lungo periodo potrebbero essere molto importanti, soprattutto per quanto riguarda l’alternanza delle stagioni e il cambiamento del clima. Fino ad oggi, gli scienziati non hanno trovato una sola causa che possa spiegare lo spostamento dell’asse terrestre. Un nuovo studio ha appena fornito un altro tassello di questo complicato puzzle.

Che cos’è l’asse terrestre

Come abbiamo imparato a scuola, la Terra compie due movimenti principali: c’è il moto di rivoluzione, ovvero il suo spostamento attorno al sole, e il moto di rotazione, che invece consiste nel movimento rotatorio che il pianeta compie su se stesso. Quest’ultimo spostamento avviene attorno a quello che gli scienziati chiamano l’asse terrestre, cioè la linea immaginaria che attraversa la Terra passando per i due poli. Il moto di rotazione, che dura 24 ore, è fondamentale per l’alternanza del giorno e della notte, ma contribuisce anche all’alternanza delle stagioni, insieme al moto di rivoluzione.

L’asse terrestre ha un’inclinazione che non è stabile, ma varia entro un determinato range. Negli ultimi decenni, tuttavia, il suo spostamento è diventato anomalo e ha iniziato a destare preoccupazione. In particolare, gli esperti hanno registrato una deriva dei poli che, in appena 20 anni, ha spostato l’asse terrestre di oltre un metro. A che cosa è dovuto questo fenomeno? Recenti studi hanno dimostrato che uno dei fattori è legato al cambiamento climatico: si tratta dello scioglimento dei ghiacci polari, che ha comportato una ridistribuzione delle masse d’acqua sulla Terra.

Il ruolo dell’acqua

L’acqua, a quanto pare, gioca un ruolo fondamentale nell’inclinazione dell’asse terrestre. L’innalzamento del livello degli oceani, conseguente allo scioglimento delle calotte polari, sembra aver influito notevolmente su questo processo. Un nuovo studio ha portato alla luce un altro fattore: lo sfruttamento delle risorse idriche presenti sotto la superficie del nostro pianeta. Ki-Weon Seo, professore della Seoul National University e autore principale dell’articolo pubblicato su Geophysical Research Letters, ha evidenziato: “Tra le cause legate al clima, la ridistribuzione delle acque sotterranee ha in realtà il maggior impatto sulla deriva dei poli di rotazione”.

In poche parole, si parla dell’estrazione di acqua sotterranea per scopi umani quali l’irrigazione. A quanto pare, l’impoverimento delle falde acquifere porterebbe non soltanto ad un rapido esaurimento delle nostre risorse più preziose, ma anche ad un cambiamento del peso della Terra. Gran parte di questa acqua, infatti, dopo il suo utilizzo evapora o finisce nei fiumi, da dove raggiunge inevitabilmente gli oceani, contribuendo all’innalzamento del loro livello così come alla ridistribuzione delle masse. Ma questo non è l’unico fattore da tenere in considerazione.

Di recente, gli scienziati hanno scoperto che vi è una perdita d’acqua verso il nucleo terrestre: i movimenti tettonici delle placche farebbero confluire le risorse idriche più superficiali verso le profondità del pianeta. Questo potrebbe aver causato addirittura un cambiamento nel nucleo, dando vita ad uno strato che lo circonda e che “comunica” con il mantello, attraverso scambi di elementi chimici che finora non erano ritenuti possibili.

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