SCIENZA

L'Asteroide Apophis, chiamato il "Dio della Distruzione", passerà vicino alla Terra nel 2029

Chiamato anche il “Dio della Distruzione”, l’Asteroide Apophis si avvicinerà moltissimo alla Terra: ecco che cosa sappiamo e quando potremo vederlo.

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Fonte: NASA/JPL-Caltech and NSF/AUI/GBO

Nei più emozionanti film di fantascienza c’è sempre un asteroide pronto a devastare la Terra, mettendo a rischio l’intera umanità. Ma c’è davvero un pericolo reale? Gli scienziati hanno ormai a disposizione una tecnologia tale da permettere di individuare i grandi asteroidi, potenzialmente una minaccia per il nostro pianeta, con larghissimo anticipo. E nei prossimi anni non c’è nulla che dobbiamo temere. Solo poco tempo fa, tuttavia, si credeva che l’Asteroide Apophis potesse rappresentare un vero rischio per la Terra. Si sta infatti rapidamente avvicinando: ecco quando arriverà e cosa sanno gli astronomi sul suo conto.

Cos’è l’Asteroide Apophis, il “Dio della Distruzione”

Scoperto nel 2004, l’Asteroide Apophis (ufficialmente battezzato 99942 Apophis) porta il nome dell’antica divinità egizia della tenebra, del male e del caos. Non a caso viene soprannominato anche il “Dio della Distruzione”, dagli scienziati che – almeno per un breve periodo – hanno temuto per il suo avvicinamento alla Terra. Secondo i calcoli degli esperti, l’asteroide passerà molto vicino al nostro pianeta nella prima metà del 2029, quando addirittura sarà possibile avvistarlo anche ad occhio nudo. Si tratta di un gigantesco pezzo di roccia spaziale dalla larghezza di circa 305 metri, che dovrebbe sfrecciare a non più di 49.000 km dalla Terra.

Quello che sappiamo è che l’asteroide dovrebbe essersi formato all’incirca nello stesso periodo dei pianeti del Sistema Solare, grazie al materiale residuo che all’epoca orbitava attorno ad un Sole appena nato. Per questo motivo, gli scienziati lo ritengono un obiettivo utilissimo da studiare da vicino, per poter determinare qual era la composizione chimica del nostro sistema planetario circa 4,6 miliardi di anni fa. La NASA ha dunque progettato una missione che sfrutterà la sonda spaziale OSIRIS-APEX per “incontrare” Apophis nel momento in cui più si avvicinerà alla Terra. In realtà, sono già molti altri i satelliti che potrebbero prestarsi a questa importante occasione di studio.

L’asteroide è un pericolo per la Terra?

Perché c’è questo grande interesse per l’Asteroide Apophis, e soprattutto quanto è davvero pericoloso per la Terra? Se, come abbiamo visto, rappresenta materia di studio per comprendere meglio il nostro Sistema Solare, si tratta anche di un obiettivo importante per promuovere lo sviluppo di un sistema di difesa contro gli asteroidi pericolosi. Non dobbiamo comunque preoccuparci: se in un primo momento, all’alba della sua scoperta, Apophis sembrava dovesse entrare in rotta di collisione con il nostro pianeta, ormai da tempo è assodato che non corriamo alcun rischio.

Tuttavia, la roccia spaziale è rientrata sin da subito nella categoria dei cosiddetti asteroidi potenzialmente pericolosi, in quanto più largo di 140 metri e con una traiettoria che lo porterà a meno di 20 distanze Terra-Luna dal nostro pianeta. Sappiamo, grazie anche al contributo di un sorvolo ravvicinato, che Apophis non sarà un rischio per almeno i prossimi 100 anni, ma potrà comunque essere un ottimo candidato per studiare nuove soluzioni con cui affrontare future minacce.

Ricordiamo bene come, appena nel 2022, la NASA ha portato a termine la missione DART deviando l’orbita di un piccolo asteroide, un’operazione che potrebbe rivelarsi nientemeno che una salvezza per l’intera umanità, in un futuro remoto. Lo studio ravvicinato di Apophis potrebbe essere un nuovo passo verso questa conoscenza che forse avrà un ruolo estremamente importante per il nostro pianeta.

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