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SCIENZA

Si sta già lavorando al piano per bloccare l'asteroide diretto sulla Terra entro il 2032

Attuato un piano per bloccare l'asteroide che potrebbe colpire la Terra nel 2032: per ora gli astronomi monitorano e studiano la sua traiettoria

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Piano per bloccare l'asteroide Fonte foto: 123RF

Un corpo celeste potrebbe schiantarsi contro la Terra nel 2032: scatta il piano per bloccare l’asteroide.

Astronomi e scienziati, sempre attenti nel monitorare questo tipo di fenomeni, stanno cercando di ottenere previsioni più precise sul comportamento dell’ammasso roccioso in rotta di collisione.

Cosa sappiamo sull’asteroide 2024 YR4

Un asteroide di circa 100 metri di diametro ha recentemente attivato le procedure globali di difesa planetaria, suscitando l’attenzione della comunità scientifica internazionale. Il corpo celeste, denominato 2024 YR4, è stato individuato il 27 dicembre scorso grazie a un telescopio automatizzato situato in Cile. Le successive analisi delle agenzie spaziali statunitensi ed europee hanno confermato che si tratta di uno degli oggetti con il più alto rischio d’impatto attualmente noti.

Secondo i calcoli effettuati fino a ora, l’asteroide ha una probabilità dell’1,3% di entrare in collisione con la Terra il 22 dicembre 2032. Questo significa, in altre parole, che esiste un 98,7% di probabilità che il suo passaggio avvenga senza conseguenze. Tuttavia, il livello d’incertezza ha spinto gli astronomi a intensificare le osservazioni per ottenere una previsione più accurata della sua traiettoria nei prossimi anni.

Attualmente, l’asteroide 2024 YR4 è stato classificato con un punteggio di tre sulla Scala di Torino, un sistema di valutazione del rischio d’impatto che va da zero (nessun pericolo) a dieci (impatto certo e potenzialmente catastrofico). Un valore di tre indica che l’oggetto merita attenzione perché la sua probabilità di collisione è pari o superiore all’1% entro il prossimo decennio e potrebbe causare distruzione su scala locale.

Il solo asteroide che ha ricevuto un punteggio più alto nella storia è stato Apophis nel 2004, inizialmente classificato a quattro, prima che successive analisi ne escludessero la pericolosità almeno per il prossimo secolo.

Il crescente monitoraggio degli oggetti vicini alla Terra sta rendendo sempre più frequenti le scoperte di asteroidi potenzialmente pericolosi. Gli esperti sottolineano che, sebbene 2024 YR4 non sia di dimensioni tali da provocare un’estinzione di massa, come avvenne 66 milioni di anni fa con l’asteroide responsabile della scomparsa dei dinosauri, un corpo di 100 metri di diametro potrebbe comunque generare danni devastanti su scala cittadina.

Impatti di questa portata si verificano, in media, ogni pochi millenni, con conseguenze che potrebbero variare da esplosioni atmosferiche simili a quella di Tunguska nel 1908, che rase al suolo un’area boschiva della Siberia, a crateri di vaste dimensioni se il corpo dovesse impattare sulla superficie terrestre.

Il piano per bloccare l’asteroide diretto verso la Terra

L’allarme generato dalla scoperta ha attivato due gruppi di risposta globale sostenuti dalle Nazioni Unite. L’International Asteroid Warning Network (IAWN) ha avviato nuove osservazioni per ridurre l’incertezza sulle caratteristiche orbitali del corpo celeste, mentre lo Space Mission Planning Advisory Group (SMPAG) sta valutando eventuali piani di intervento.

Tra le opzioni ipotizzate vi sarebbe la deviazione dell’asteroide mediante una sonda d’impatto, una tecnica già sperimentata con successo dalla NASA nella missione DART (Double Asteroid Redirection Test).

Al momento, l’asteroide si sta allontanando dalla Terra in una traiettoria quasi rettilinea, rendendo complessa la determinazione esatta del suo percorso futuro. Gli astronomi continueranno a osservarlo nei prossimi mesi prima che si allontani definitivamente dalla nostra portata visiva. Qualora le misurazioni non riuscissero a escludere con certezza un possibile impatto nel 2032, 2024 YR4 resterà nella lista degli oggetti a rischio fino al suo ritorno in prossimità della Terra nel 2028, momento in cui saranno possibili nuove analisi più dettagliate.

La prima fase della difesa planetaria consiste nel raccogliere dati sempre più precisi, migliorando le proiezioni orbitali con strumenti avanzati. Se le probabilità d’impatto dovessero restare rilevanti, le agenzie spaziali potrebbero prendere in considerazione missioni specifiche per caratterizzare meglio il corpo celeste e, in ultima istanza, tentare un’operazione di mitigazione. Fortunatamente, le tecnologie di deviazione orbitale sono già state testate con successo, offrendo una speranza concreta d’intervento qualora la minaccia dovesse confermarsi.

L’attenzione rimane alta e il monitoraggio sarà costante nei prossimi anni. La scoperta di 2024 YR4 rappresenta un importante banco di prova per la capacità umana di prevenire possibili impatti futuri e affinare le strategie di difesa planetaria. Se da un lato la probabilità di un disastro rimane bassa, dall’altro l’attivazione di un piano per bloccare l’asteroide dimostra che la scienza sta già lavorando per garantire la sicurezza della Terra contro le minacce provenienti dallo Spazio.

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