Due asteroidi avvistati nello Spazio: la scoperta che nessuno si aspettava
L'asteroide Dinkinesh riserva una piacevole sorpresa alla sonda Lucy della NASA: ecco cos'ha rivelato
Il primo novembre è stata una data molto importante per la sonda Lucy della Nasa. Ha infatti sorvolato il suo primo asteroide. Anzi, a dirla tutta, i suoi primi due. Il piccolo meteorite della fascia principale Dinkinesh, si è rivelato infatti essere una coppia binaria.
Doppia sorpresa per la Nasa
Dinkinesh vuol dire meraviglioso in lingua amarica e, riportando le parole di Hal Levison, principale ricercatore di Lucy, è stato all’altezza del suo nome. Inizialmente il piano per la sonda era quello di passare vicino a sette asteroidi. Il numero è però salito a undici.
La coppia è una binaria stretta. Da una prima analisi delle immagini a disposizione, la Nasa stima che il corpo maggiore abbia una larghezza di 790 metri, mentre il minore è fermo a quota 220 metri. È ovvio chiedersi per quale motivo questo incontro sia importante. Stando alle note ufficiali, è servito soprattutto come test in volo della navicella. Sguardo rivolto soprattutto al test del sistema che consente di seguire autonomamente un asteroide mentre passa a 10mila miglia orarie: il sistema di inseguimento terminale.
La vera missione di Lucy
Grande soddisfazione all’interno della Nasa, come ben spiegato da Tom Kennedy. Questi ricopre il ruolo di ingegnere di guida e navigazione alla Lockheed Martin di Littleton, in Colorado. In merito all’operato di Lucy, ha spiegato come siano state garantite alcune serie di immagini impressionanti.
Un vero e proprio vanto, considerando come ciò sia una prova inequivocabile di come il sistema di tracciamento del terminale abbia funzionato alla perfezione, esattamente come previsto: “Anche quando l’universo ha scelto di presentarci un bersaglio più difficile del previsto”. Tutto cambia radicalmente quando si passa dalla simulazione e dai test alla pratica nel cuore dello spazio. Vederlo accadere è tutt’altra storia.
A ciò occorre aggiungere un altro aspetto. Inizialmente la ragione alla base di questo processo era puramente ingegneristica, ma le cose sono cambiate. Considerando l’ottenimento di dati, infatti, gli scienziati del team si sono mostrati più che entusiasti di procedere con l’esaminazione del materiale rilevato, dando seguito al ben noto interesse della Nasa per gli asteroidi, in questo caso per quelli di piccole dimensioni.
Sotto quest’aspetto, infatti, Dinkinesh ha una propria unicità. Come spiegato da uno degli scienziati del progetto Lucy del Goddard Space Flight Center della Nasa, a Greenbelt, nel Maryland: “Sapevamo che sarebbe stato il più piccolo asteroide della fascia principale mai visto da vicino”. Un modo per dire che questa opportunità non si sarebbe ripetuta tanto presto. Per alcuni versi, spiega, questa coppia risulta simile a quella near Earth Didymos e Dimorphos, che è stata osservata dal DART. Non mancano però delle differenze molto rilevanti e di grande interesse, che il team procederà a studiare con interesse.
Oltre all’analisi della natura degli asteroidi, si procederà con quella dei dati restanti, non ancora giunti del tutto, per valutare attentamente il comportamento della sonda. In questo modo ci si potrà preparare al meglio per la prossima osservazione ravvicinata di un asteroide. Il programma è chiaro in tal senso: nel mirino c’è il meteorite della fascia principale Donaldjohanson, previsto per il 2025. Considerando la tanta pratica, Lucy sarà più che pronta per il vero obiettivo, quello cardine di questa missione: gli asteroidi di Giove, per i quali occorrerà però attendere il 2027.