SCIENZA

Hanno avvistato l'oggetto più luminoso dell'Universo, divora un sole al giorno: è sorprendente

È da poco stato scoperto l'oggetto più luminoso finora mai visto nell'Universo: si tratta di un quasar alimentato da un gigantesco buco nero.

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Fonte: Australian National University - Pagina Ufficiale

Gli scienziati conoscono ancora solo un’infinitesima parte dei segreti dell’Universo, ma la tecnologia sempre più avanzata consente loro di fare continuamente nuove scoperte. Stavolta, hanno trovato quello che sembrerebbe essere l’oggetto più luminoso mai visto finora. Si tratta di un quasar, il quale è alimentato da un gigantesco buco nero in grado di consumare ogni giorno una quantità di massa pari a quella del nostro Sole. Scopriamo qualcosa in più.

Che cos’è un quasar

Iniziamo con qualche semplice definizione: che cos’è un quasar? Si tratta di un corpo celeste sulla cui natura si è dibattuto a lungo e che inizialmente è stato individuato come una potente sorgente radio. Si è poi scoperto che non è altro che un nucleo galattico estremamente luminoso, il quale viene alimentato dal materiale risucchiato da un buco nero supermassiccio – secondo gli scienziati, di quest’ultimo ne esisterebbe uno al centro di quasi ogni galassia. La luminosità di un quasar è dovuta all’attrito che si genera quando i gas e le polveri attirate dal buco nero si scontrano gli uni contro gli altri. Per quanto riguarda la sua origine, è probabile che sia riconducibile alle collisioni tra galassie.

La scoperta degli astronomi

Ma ora torniamo alla recente scoperta: un team di ricercatori dell’Australian National University, in collaborazione con l’ESO, l’Università di Melbourne e l’Università della Sorbona, ha individuato quello che sembra essere il corpo celeste più luminoso dell’Universo. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Nature Astronomy. Il primo avvistamento è stato effettuato mediante il telescopio dell’Osservatorio NSW Siding Spring, presso l’Università di Coonabarabran. In seguito, la scoperta è stata confermata utilizzando il Very Large Telescope dell’ESO.

L’oggetto è un quasar circa 500 trilioni di volte più luminoso del nostro Sole, che – a quanto pare – si nascondeva in bella vista. È in effetti sorprendente che sia stato osservato solo adesso per la prima volta, considerando le sue peculiari caratteristiche. Il quasar ha una massa pari a circa 17 miliardi di volte quella del Sole e continua a crescere così rapidamente da aver lasciato a bocca aperta gli scienziati. Sembrerebbe infatti in grado di consumare una quantità di materiale che corrisponde alla massa di un intero Sole al giorno.

La luce del quasar ha viaggiato per più di 12 miliardi di anni prima di raggiungere la Terra. Proprio il suo tasso di crescita incredibile è responsabile dell’enorme rilascio di luce e calore, tale da renderlo l’oggetto più luminoso dell’Universo. Gli astronomi dubitano addirittura che il suo record possa mai essere battuto. Ma da cosa ha origine questa luminosità? Come abbiamo visto prima, un quasar è alimentato da un buco nero supermassiccio: in questo caso, si tratta di un corpo celeste che è in grado di produrre un disco di accrescimento dal diametro di ben 7 anni luce.

Questo disco di accrescimento è formato dal materiale che viene trascinato in un movimento a spirale attorno al buco nero, prima di essere da quest’ultimo risucchiato. Quando i vari elementi che “navigano” nel disco si scontrano, generano luce e calore. “Sembra una cella temporalesca gigantesca e magnetica, con temperature di 10.000°C, fulmini ovunque e venti che soffiano così veloci che farebbero il giro della Terra in un secondo” – ha affermato Christian Wolf, professore associato dell’Australian National University e autore principale dello studio.

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