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Caricatore unico USB: l'Europa ha deciso così

Nella normativa europea che prevede il caricabatterie universale per i piccoli dispositivi, sono stati inclusi all'ultimi minuto anche i laptop.

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Fonte: Alex - stock.adobe.com

Entro l’autunno 2024 in Europa, chiunque produrrà qualunque dispositivo elettronico, dallo smartphone alle cuffiette, ma sono stati inclusi all’ultimo minuto anche i laptop, dovrà prevedere un caricabatterie di tipo USB-C. Il tempo concesso alle aziende di elettronica per adeguarsi alla nuova norma Ue contenuta nella Radio Equipment Directive è di 24 mesi a cui si aggiungono altri 16 mesi per chi produce laptop.

Secondo la nuova direttiva tutti i dispositivi elettronici medio piccoli dovranno avere una porta USB-C per essere ricaricati facilmente da un’unica tipologia di caricabatterie. Smartphone e cellulari, tablet, e-reader, auricolari, fotocamere digitali, cuffie e auricolari, console per videogiochi portatili e altoparlanti portatili, per un totale di 15 dispositivi diversi, si dovranno ricaricare tramite una porta USB Type-C, indipendentemente dal produttore. Anche i laptop dovranno essere adeguati ai requisiti entro 40 mesi dall’entrata in vigore. La normativa europea include anche i dispositivi che supportano la ricarica rapida: si dovranno poter ricaricare alla stessa velocità con qualsiasi caricabatterie compatibile. Inclusi i caricabatterie wireless senza fili, che dovranno rispettare un unico protocollo di ricarica. La norma era attesa da oltre 10 anni, da quando un gruppo di consumatori chiese all’Europa di limitare i rifiuti Raee a partire dai caricabatterie.

UE contro Apple

Come ha spiegato il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton: “Se ci saranno aziende che vorranno trarre benefici dal più grande mercato digitale del mondo che è l’Ue, saranno le benvenute. Ma questa è l’Europa e dovranno applicare le nostre regole. Noi non lavoriamo per le aziende ma per i cittadini europei. Lasciamo due anni di tempo ma esortiamo tutti a adeguarsi prima. Perché le regole saranno queste. A buon intenditor poche parole“.

Il riferimento, per nulla velato, è ad Apple che ancora nel 2022 continua a vendere i suoi iPhone con il connettore Lightning, mentre per i nuovissimi MacBook Air e MacBook Pro da 13 pollici usa il connettore MagSafe. Entrambi i connettori, quando la nuova direttiva europea entrerà in vigore, diventeranno un grosso problema da risolvere per Apple che, in Europa, non potrà più usarli (o almeno non solo quelli).

Cosa cambia per i consumatori

Accanto alla normativa europea che dovrà poi essere recepita dai singoli Stati entro i prossimi due anni, viene previsto anche un sistema di etichettatura molto chiaro per cui saranno indicate le informazioni relative al sistema di ricarica unico.

Dunque, poi spetterà al consumatore decidere se acquistare un nuovo caricabatteria o se utilizzare quelli di cui dispone già. Il produttore, in teoria e se lo riterrà conveniente (ma è ben poco probabile), potrà anche decidere di montare due porte di ricarica sul proprio dispositivo. Purché almeno una sia USB-C standard.

Meno caricabatterie e minori rifiuti elettronici

La normativa che introduce lo standard unico di ricarica con porta USB-C nasce con l’obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti elettronici (RAEE).

Tra 24 mesi, dunque, i consumatori potranno iniziare a scegliere, quando acquistano nuovi dispositivi, se comprare anche il dispositivo di ricarica oppure usare un caricatore che hanno a casa. Se il caricatore è sempre lo stesso, infatti, allora si può anche evitare di comprarlo nuovo e usare un caricatore vecchio. Cosa che, a livello europeo, si tradurrebbe in un risparmio pari a 250 milioni di euro all’anno sugli acquisti di caricabatterie non necessari.

La Commissione UE ha scoperto che un caricabatteria su tre tra quelli che arrivano inclusi nelle confezioni dei dispositivi elettronici non viene neanche scartato.

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