SCIENZA

Avvistato l'uccello più pericoloso al mondo: alto quasi 2 metri e con artigli lame. Ecco dove

Avvistato in Australia l'uccello più pericoloso al mondo. Si tratta del casuario, anello di congiunzione con i dinosauri

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A livello inconscio, siamo abituati ad aver timore di un certo tipo di animali e non di altri. È il caso degli uccelli, che istintivamente siamo portati ad ammirare da lontano, nonostante possano essere in alcuni casi terribilmente minacciosi.

Detto ciò, per alcuni può dunque provocare uno shock scoprire quelle che sono le caratteristiche del casuario. Avvistato di recente, è a tutti gli effetti riconosciuto come l’uccello più pericoloso al mondo.

Avvistato un casuario

Se si parla di animali pericolosi, il pensiero va ragionevolmente all’Australia. Nel corso degli anni, infatti, questa terra ci ha regalato immagini spesso allarmanti. Quelle del casuario ammirato mentre faceva il bagno nell’oceano, a circa 200 metri dalla costa, sono in realtà tutt’altro che spaventose.

Di certo, però, non hanno lasciato tranquilli alcuni locali, che ben conoscono le capacità di questo uccello. Il tutto è avvenuto presso la Baia di Bingil, nella costa orientale australiana. Alcuni bagnanti, incuriositi, hanno filmato il tutto e mostrato come, dopo il bagno, l’esemplare abbia semplicemente riposato all’ombra di un albero.

Nello specifico si trattava di un giovane esemplare della sottospecie meridionale, Casuarius casuarius johnsonii. La sua figura, in lontananza, era stata inizialmente scambiata per quella di uno squalo o di una tartaruga. Considerando le condizioni descritte dai presenti, che lo hanno visto tremante all’ombra dell’albero, alcuni ritengono sia rimasto vittima della corrente, per quanto la sua specie sia nota anche per le capacità nel nuoto.

Le caratteristiche del casuario

Passiamo ora a una descrizione più generale. Al di là del caso curioso, fortunatamente privo di incidenti, perché mai il casuario è ritenuto l’uccello più pericoloso al mondo? Questo è un record assegnato dal Guinness dei Primati. Deriva principalmente dalle sue doti fisiche. Le sue zampe, infatti, sono delle armi. Vanta artigli da 12 centimetri, che sono lame mortali.

In alcune circostanze si sono dimostrati dei freddi killer, come avvenuto in Florida nel 2019. Fece scalpore allora il caso di un 75enne ucciso nella sua fattoria. Il casuario in questione era parte della sua proprietà, ma non ha esitato ad aggredirlo e ucciderlo, quando l’anziano è caduto in giardino (nota a margine: l’uomo era consapevole del rischio e aveva chiesto, con largo anticipo, di non abbattere l’esemplare in caso di incidente mortale).

Letale sotto tanti aspetti, il casuario può raggiungere un’altezza di 1,90 metri e un peso massimo superiore di oltre 80 kg. Come se non bastasse, è un abile nuotatore e un corridore eccellente, in grado di raggiungere i 50 km/h. I suoi artigli, come detto, sono lame e rappresentano di fatto un punto di collegamento con gli antichi dinosauri.

Purtroppo, stando alla Lista Rossa della IUCN, questa specie magnifica, per quanto pericolosa, è considerata vulnerabile. In un prossimo futuro potrebbe risultare particolarmente a rischio. Se ne stimano appena 4mila esemplari nel Queensland. Il loro principale nemico, neanche a dirlo, è l’uomo. Il nostro stile di vita minaccia la loro presenza, in quanto procediamo regolarmente a distruggere gli habitat naturali degli animali. A ciò si aggiungono, drammaticamente, le statistiche annuali sugli incidenti stradali e gli attacchi subiti dai cani domestici.

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