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ChatGPT entra in auto: una big del settore lo offrirà ai clienti

General Motors starebbe pensando di introdurre sulle sue auto un assistente vocale evoluto, basato sull’intelligenza artificiale che sta dietro a ChatGPT

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Fonte: LIAL / Shutterstock

Un assistente virtuale decisamente più intelligente di quelli che oggi sono presenti in molte auto di recente produzione: è quello che mira ad integrare General Motors nei suoi prossimi modelli dei marchi auto che possiede, tra i quali ci sono anche Chevrolet, GMC e Cadillac. E questo assistente virtuale si dovrebbe basare sull’intelligenza artificiale che sta alla base di ChatGPT, almeno secondo alcune rivelazioni ottenute dal sito Semafor.com che le ha ottenute da persone che stanno lavorando al progetto.

ChatGPT: dai browser alle auto

Una conferma che GM sta sviluppando un nuovo assistente virtuale intelligente da integrare nelle sue auto (e camion) arriva direttamente da Scott Miller, vicepresidente di GM per veicoli e sistemi operativi software defined che ha ammesso che GM ha intenzione di creare una versione che andrà oltre alla semplice integrazione con comandi vocali che sono oggi presenti nelle auto.

Un esempio molto suggestivo è che se ad esempio si forasse una gomma, l’assistente intelligente basato su ChatGPT potrebbe spiegare al guidatore come cambiarla, magari coadiuvando il tutto con un video tutorial che sarebbe trasmesso sul display del sistema di infotainment.

Un altro caso di come l’assistente virtuale basato su ChatGPT possa diventare utile è quando si accende una spia sul cruscotto che indica un’anomalia del motore. In questo caso l’assistente potrebbe spiegare cosa sta succedendo e, se il problema dovesse essere grave, invitare il conducente ad accostare e nello stesso tempo inviare una richiesta al soccorso stradale “parlando” con una voce sintetica che legge un testo generato dall’AI per descrivere di cosa ha bisogno il guidatore.

Se il problema non fosse grave, invece, lo stesso assistente potrebbe consigliare di arrivare comunque al proprio domicilio e intanto prenotare una visita al meccanico di fiducia.

Un rivale per Android Auto e Apple Car Play

Il chatbot che verrà un domani integrato nelle auto di GM otterrà i dati da Azure, il servizio cloud di Microsoft, che come noto, detiene i diritti degli algoritmi sviluppati da OpenAI che sono alla base di ChatGPT, ma anche dell’algoritmo per la creazione “dal nulla” delle immagini DALL-E e del chatbot integrato nel motore di ricerca Bing.

Se tutto questo andrà in porto, l’assistente intelligente di General Motors sarà un passo avanti (e forse anche due) rispetto agli attuali sistemi di infotainment gestiti tramite Google Android Auto e Apple Car Play. Entrambi i sistemi, infatti, possono ricevere i comandi vocali ma hanno poi ben poche funzioni da offrire al guidatore, tutte strettamente legate alle app installate.

Discorso simile per i sistemi creati in proprio da alcune grandi case automobilistiche, come l’MBUX di Mercedes che ha debuttato nel 2018 sulla Classe A con l’intento di liberare la casa della stella da fornitori software come appunto Google e Apple, e di rendere l’esperienza smart fruibile in auto a prescindere dalla presenza o meno di uno smartphone.

E in questa direzione sembra andare anche l’assistente intelligente di GM che poi è anche l’obiettivo di altre case automobilistiche: nessuna limitazione dovuta a contratti onerosi con Apple o Google, possibilità di aggiornamenti più veloci e possibilità di utilizzarlo sempre e comunque.

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