Sulla Terra si sta alterando il ciclo dell'acqua: cosa vuol dire e qual è il pericolo
Sconvolto il ciclo dell'acqua e le devastazioni diventeranno sempre più "normali": ecco la condizione attuale della Terra
Il ciclo dell’acqua è sconvolto dal cambiamento climatico, che sta stritolando il nostro pianeta. Nel corso del 2024 sono stati ben 8700 i morti provocati da disastri naturali in qualche modo connessi alle variazioni registrate dal ciclo dell’acqua. A ciò si aggiungono ovviamente anche dei danni economici, stimati intorno ai 550 miliardi di dollari.
Un nuovo ciclo dell’acqua
Nel corso dello scorso anno sono state registrate delle temperature record, che hanno spinto il ciclo dell’acqua verso nuovi estremi climatici. Ciò è avvenuto su scala globale, stando al rapporto Global Water Monitor 2024.
Il documento analizza nel dettaglio quelle che sono state le devastazioni provocate da tali anomalie climatiche. Inondazioni e siccità hanno provocato, come detto, ben 8700 morti. A questa cifra occorre aggiungere anche quella degli sfollati, che ammontano a ben 40 milioni di persone.
Il 2024 è stato l’anno più caldo fino a oggi, in relazione a quelle che sono le nostre raccolte dati. Lo è stato per quasi 4 miliardi di persone, suddivise tra 111 Paesi differenti. Dati alla mano, le temperature dell’aria sulla superficie terrestre sono risultate di 1,2 °C superiori a quanto documentato nella prima parte del secolo. Di ben 2,2 °C superiori rispetto all’inizio della rivoluzione industriale.
L’analisi del nostro clima
Il documento è stato realizzato da un team internazionale, guidato dal professor Albert van Dijk, dell’Anu. Questi ha spiegato come tutti i sistemi idrici al mondo abbiano risentito di tale trasformazione: “Dalle siccità storiche alle inondazioni catastrofiche, queste variazioni climatiche tanto gravi influenzano vite, interi ecosistemi e mezzi di sussistenza. È la nostra risorsa cardine e le sue condizioni estreme rappresentano una delle minacce principali che dobbiamo affrontare”.
È stato spiegato come le analisi evidenzino la crescente regolarità con la quale i record di precipitazioni vengono battuti. Ad esempio lo scorso anno i record mensili sono stati raggiunti il 27% in più rispetto alla prima parte del secolo. Per quanto riguarda i record giornalieri, invece, si parla del 52% in più.
Di conseguenza sono aumentate le temperature di superficie del mare. Ciò comporta un processo di intensificazione dei cicloni tropicali e, al tempo stesso, una condizione di siccità nell’area del bacino amazzonico e nell’Africa meridionale. Per quanto riguarda il resto del mondo, Europa, Asia e Brasile hanno assistito alla formazione di tempeste più lente. Alcune regioni sono state sottoposte a livelli di pioggia estremamente elevati e devastanti. Come dimenticare l’esempio di Valencia, in Spagna. Anche in Afghanistan e Pakistan si sono verificate alluvioni improvvise, distruttive e molto diffuse. In Cina invece si è verificato l’innalzamento dei livelli dei fiumi Pearl e Yangtze, nell’area meridionale, che hanno danneggiato le coltivazioni di riso.
Le conseguenze
Per quanto riguarda i singoli Paesi, gli esempi possibili sono tantissimi. Guardando al futuro, questa condizione avrà un impatto sempre più gravoso anche sulle nostre scorte di cibo. La scarsità di quest’ultimo in alcune aree va ad aggiungersi alle rotte di navigazione compromesse, così come alle interruzioni di produzione di energia idroelettrica.
Guardando al futuro “dobbiamo prepararci e adattarci a degli eventi estremi che saranno inevitabilmente più gravi di quelli attuali. Questo può voler dire adottare ad esempio delle difese più forti contro le inondazioni e, al tempo stesso, riuscire a sviluppare dei sistemi di produzione alimentare più resistenti alla siccità”.