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Clima sempre più instabile con l'arrivo della Dana: pericolo eventi atmosferici violenti

Arriva la Dana e si temono nuovi eventi meteorologici estremi: a causare il fenomeno è il riscaldamento globale e le temperature del mare sempre più alte

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Arriva la Dana Fonte foto: 123RF

Una nuova allerta meteo conferma la grande instabilità climatica degli ultimi giorni. Arriva la Dana ancora una volta e si temono eventi estremi.

Dopo l’immane distruzione di Valencia, causata proprio dalla Dana, cosa aspettarsi dall’ennesima ondata di forte maltempo?

L’instabilità termica causata dalla Dana

L’aumento della frequenza e dell’intensità di fenomeni meteorologici estremi è uno degli effetti più preoccupanti del riscaldamento globale. Tra gli episodi atmosferici recenti spicca la Dana, o “Depressione isolata in quota“, un fenomeno che ha causato devastazioni in molte regioni della Spagna.

La Dana si verifica quando una massa d’aria fredda si isola alle alte quote, scendendo verso latitudini generalmente più calde. Questa instabilità termica tra aria calda e aria fredda innesca violenti temporali, piogge torrenziali e forti venti, capaci di trasformarsi in eventi climatici estremi con conseguenze gravi per le aree colpite.

Con il Mediterraneo che registra temperature medie in costante crescita, il rischio di eventi acuti come la Dana è aumentato. L’eccessivo calore immagazzinato nelle acque marine agisce come “carburante” per fenomeni del genere. Quando l’aria fredda scende da nord verso il Mediterraneo, entra in contatto con la superficie calda del mare, caricandosi di umidità e intensificando la propria capacità di produrre precipitazioni violente.

Tale dinamica si è verificata recentemente lungo le coste orientali della Spagna, specialmente in aree come Valencia, Catalogna e Baleari, con piogge talmente forti da provocare alluvioni e frane. La presenza di una depressione isolata di aria fredda, con temperature comprese tra -28 e -30 °C a 5.500 metri di altitudine, sta, infatti, destabilizzando l’intera regione mediterranea.

Nuova allerta per eventi meteorologici estremi

Le recenti previsioni annunciano ulteriori eventi atmosferici estremi in Spagna, dove alcune aree potrebbero ricevere precipitazioni superiori ai 300 millimetri di pioggia nell’arco di pochi giorni, valori che rappresentano circa la metà delle piogge annuali complessive della regione.

Questo scenario ha spinto l’Agenzia Meteorologica Spagnola (Aemet) a emettere avvisi di allerta, ricordando i rischi connessi a questa nuova Dana, che ha già causato danni significativi in passato.

Quello che è accaduto in Spagna nelle settimane scorse illustra perfettamente come il riscaldamento globale stia potenziando il verificarsi di fenomeni atmosferici di grande intensità e imprevedibilità. I cambiamenti climatici aumentano l’energia contenuta nell’atmosfera e nel mare, intensificando le dinamiche alla base di fenomeni come Dana.

Le loro gravi conseguenze evidenziano la necessità di sistemi di allerta efficaci per proteggere la popolazione. In Spagna, il sistema Es-Alert, basato sulla tecnologia di Cell Broadcast System, è stato sviluppato per avvisare rapidamente i cittadini in caso di emergenze. Es-Alert invia messaggi SMS ai dispositivi presenti nelle zone colpite, senza necessità di connessione a internet o di un gestore specifico, raggiungendo quindi una percentuale molto alta di persone.

Tuttavia, anche questo sistema presenta delle difficoltà operative, che hanno generato confusione tra la popolazione e dato vita a tentativi di frode. Alcuni truffatori, ad esempio, hanno sfruttato l’emergenza inviando falsi messaggi a nome dell’Aemet, cercando di ingannare i cittadini. Tutto ciò dimostra quanto sia urgente investire in strumenti di protezione e sensibilizzazione dei cittadini, per evitare situazioni di panico e aumentare la consapevolezza dei rischi climatici.

Gli eventi atmosferici estremi non sono più fenomeni rari, e la crescente esposizione al pericolo richiede una preparazione diffusa. In particolare, la Spagna, situata in una zona di transizione climatica, è tra i Paesi più esposti a queste situazioni, dovendo affrontare tempeste, inondazioni e siccità sempre più gravi.

Il caso della Dana e delle sue devastazioni dovrebbe servire da monito globale sull’importanza di affrontare il cambiamento climatico come una priorità assoluta. La vulnerabilità crescente delle aree mediterranee, con la loro economia legata al turismo e all’agricoltura, solleva interrogativi cruciali sulla sostenibilità a lungo termine della regione. Un impegno globale nella riduzione delle emissioni di gas serra è essenziale per limitare l’aggravarsi di questi fenomeni.

Senza un’azione concreta, eventi estremi come quelli associati alla Dana diventeranno sempre più ravvicinati nel tempo e intensi, con impatti devastanti per le comunità e i loro ecosistemi. La sfida è urgente: prevenire, prepararsi e adattarsi a un clima sempre più instabile e imprevedibile richiede uno sforzo congiunto che coinvolga governi, cittadini e comunità scientifica, in una lotta contro il tempo per preservare il futuro dell’uomo e quello del pianeta.

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