Cinque curiosità su House of the Dragon
La presunta bisessualità di un personaggio, le critiche del pubblico ad alcune scelte creative e le altre cose da sapere sulla serie
Attesa a lungo, dal 22 agosto sta finalmente andando in onda House of the Dragon, spin-off e prequel di Il Trono di Spade (Game of Thrones). Gli episodi continuano a uscire anche a ottobre, ogni lunedì su Sky Atlantic, con la versione originale sottotitolata alle 3 del mattino e in replica alle 22.15, seguita il lunedì successivo dalla versione in italiano alle 21.15. I dieci episodi sono disponibili anche on demand e in streaming su NOW.
Mentre la messa in onda prosegue, ecco qualche curiosità sulla serie.
1) Il libro da cui è tratta è tornato in classifica
House of the Dragon è ispirata al romanzo Fuoco e sangue di George R.R. Martin, che è anche co-creatore e produttore esecutivo della serie. L’opera fantasy era uscita nel 2018, ma in seguito alla messa in onda del prequel di Game of Thrones è tornata piuttosto popolare, tanto che ha da subito cominciato a scalare la classifica dei bestseller del New York Times.
2) George R.R. Martin è soddisfatto del risultato
George R.R. Martin, che aveva visto gli episodi in anteprima, si è detto estremamente soddisfatto del risultato: «Ho visto tutti i dieci episodi (pur in versione non definitiva) e amo ciò che ho visto. Ryan e Miguel e il loro straordinario cast e la troupe hanno fatto un lavoro straordinario», aveva dichiarato lo scrittore.
«House of the Dragon è tutto ciò che speravo fosse: è dark, potente, viscerale, inquietante, visivamente notevole, popolato di personaggi complessi e molto umani portati in vita da attori davvero incredibili».
3) Nella sigla c’è un richiamo alla serie originale
La sigla di apertura di House of the Dragon contiene dei forti legami con Game of Thrones. La curiosità è evidente guardando la sequenza dei titoli di testa del secondo episodio: il tema musicale e lo stile sono richiami alla serie originale.
4) Daemon Targaryen è bisessuale (forse)
Daemon Targaryen potrebbe essere bisessuale. Alcuni fan ne erano già convinti e avevano notato nella serie vari indizi che sembravano andare in questa direzione: ad esempio, una scena in cui il personaggio sussurra maliziosamente qualcosa nell’orecchio di un servo. HBO ha poi pubblicato una scena tagliata del sesto episodio in cui si vede Daemon in atteggiamenti più intimi con lo stesso servo a cui aveva mormorato qualcosa durante la cena.
Che si tratti di una conferma della teoria dei fan? Se così fosse, la bisessualità di Daemon sarebbe una licenza creativa degli autori della serie: nel libro di George R.R. Martin, infatti, non ve ne è traccia.
5) Alcuni episodi sono volutamente molto bui
Gli spettatori si sono lamentati del fatto che alcuni episodi di House of the Dragon sono eccessivamente bui, tanto da rendere difficoltosa la visione sullo schermo. Una critica che, tra l’altro, era stata mossa anche in occasione dell’ultima stagione de Il Trono di Spade. HBO ha risposto che si tratta di una scelta creativa intenzionale, che sottolinea i momenti oscuri e difficili che i personaggi devono affrontare.