C'è una città che rischia di restare senza acqua: cosa sta succedendo
Una piccola cittadina agricola dell'Iowa rischia di restare definitivamente senza acqua, tutto a causa delle nuove tecnologie di Intelligenza Artificiale.
West Des Moines è una piccola cittadina dell’Iowa circondata da campi. Un nome che fino a poco tempo fa era quasi sconosciuto ai più, specialmente a noi che viviamo dall’altra parte del mondo, ma che nelle ultime ore è finita al centro di un dibattito piuttosto serio. Sì, perché è emerso che potrebbe restare del tutto senza acqua a causa di un’attività umana ben specifica: i progetti e la costruzione di tecnologie di Intelligenza Artificiale.
Il supercomputer di West Des Moines in Iowa
Probabilmente la piccola e ridente West Des Moines mai avrebbe pensato di diventare uno dei principali poli tecnologici mondiali per lo sviluppo della Intelligenza Artificiale. Eppure è così, da quando Microsoft e OpenAI nel 2019 si sono unite in una partnership volta proprio a collaborare nello sviluppo di queste tecnologie e, non da meno, per rendere l’AI disponibile nei più disparati campi, inclusa la vita di tutti i giorni.
Per tale ragione proprio a West Des Moines, in Iowa, hanno deciso di costruire un supercomputer (Azure), chiamato così non a caso: si tratta di uno strumento dotato di una potenza di supercalcolo senza precedenti, che lavora basadosi su un sistema informatico progettato per addestrare modelli di AI di enormi dimensioni e innovativi, in grado di assistere con una gamma crescente di attività, dall’analisi di documenti alla scrittura e al debug di codici informatici e alla pianificazione delle vacanze.
Ma perché proprio questo piccolo centro agricolo di 68.000 abitanti? Microsoft aveva scelto la cittadina americana per costruire il suo primo data center già nel 2012, tenendo conto di diversi fattori. Innanzitutto l’ampia disponibilità di terreno, poi la presenza di forza lavoro qualificata ma anche “un’ampia rete in fibra ottica e dalle risorse energetiche affidabili e rinnovabili dello Stato”, come si legge sul sito del colosso informatico.
Perché West Des Moines rischia di rimanere senza acqua?
Ma tutto questo cosa ha a che vedere con il rischio di crisi idrica? Una certezza è che, per sviluppare tali tecnologie, occorrono grandi quantità di energia. “Costruire un modello linguistico di grandi dimensioni richiede l’analisi di modelli attraverso un’enorme quantità di testi scritti da esseri umani – riporta la Associated Press -. Tutto questo calcolo richiede molta elettricità e genera molto calore. Per mantenerlo fresco nelle giornate calde, i data center devono pompare acqua, spesso in una torre di raffreddamento all’esterno dei suoi edifici grandi come magazzini”.
Da qui l’ingente consumo di acqua, estratta dai fiumi Raccoon e Des Moines che bagnano la cittadina. I sempre maggiori investimenti di risorse nello sviluppo di modelli linguistici sempre più avanzati (GPT-4) e la crescente richiesta ai principali sviluppatori – Microsoft, OpenAI e Google – comportano una crescita dei costi sia nell’impiego di semiconduttori che di acqua. E tutto questo potrebbe avere nel tempo un impatto ambientale non indifferente, mettendo in ginocchio l’intera area.
Le prime stime parlano di un consumo globale di acqua aumentato del 34% tra il 2021 e il 2022, molto di più rispetto agli anni precedenti e, inevitabilmente, influenzato dalla ricerca sull’AI. Uno studio stima che “ChatGPT ingoia 500 millilitri di acqua ogni volta che gli fai una serie da 5 a 50 suggerimenti o domande. L’intervallo varia a seconda di dove si trovano i server e della stagione”.
Vista la crescente preoccupazione dei residenti e delle autorità locali, Microsoft ha dichiarato in una nota di aver avviato nuovi investimenti, non solo per monitorare con estrema cura la curva dei consumi ed evitare il punto di non ritorno, ma anche per studiare nuovi metodi che rendano questi sistemi di grandi dimensioni più efficienti ma al contempo più sostenibili.