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Come funziona il riconoscimento facciale

Il riconoscimento facciale è una particolare tecnologia che, analizzando il volto, permette di identificare una persona: ecco come funziona

Fonte: ImageFlow / Shutterstock.com

Il riconoscimento facciale è una particolare tecnologia che trova ampio utilizzo al giorno d’oggi. Si tratta di un sistema che permette di riconoscere i tratti del volto di un individuo, confermandone l’identità. Questa tecnologia è disponibile da tempo e risulta particolarmente efficace soprattutto quando i dati per il riconoscimento vengono raccolti utilizzando un sistema di scansione 3D del volto. Con una scansione 2D, invece, il riconoscimento, anche se preciso, non è in grado di distinguere tra una persona e una fotografia. Ecco, quindi, come funziona il riconoscimento facciale.

Come funziona il riconoscimento del volto

Le tecnologie di riconoscimento facciale seguendo una procedura ben definitiva. Il primo step è rappresentato dal rilevamento del volto, con una serie di sensori che raccolgono i dati dell’individuo, identificandone i tratti somatici e le distanze tra i singoli punti del volto.

Tutti questi dati, una volta raccolti, vengono sottoposti a un processo di analisi che andrà a generare una riproduzione “digitale” del volto. La maggior parte delle tecnologie di riconoscimento del volto utilizzano un sistema 2D mentre le tecnologie più moderne e raffinate sono in grado di effettuare un’analisi 3D, considerando anche i dati di profondità che non possono essere rilevati con una semplice analisi 2D.

Completata l’analisi, tutte le informazioni raccolte vengono convertite in dati, tramite uno specifico algoritmo. A questo punto, il set di dati generato dall’analisi del volto viene confrontato con un database per effettuare il riconoscimento. Quando il sistema di riconoscimento facciale è utilizzato per lo sblocco di uno smartphone (come avviene con il Face ID su iPhone) il database è composto dai volti registrati all’interno del dispositivo.

Il riconoscimento facciale, però, può essere utilizzato anche per altri scopi, come l’identificazione di un individuo nel corso di indagini da parte delle Forze dell’Ordine. In questo caso, il database con cui vengono confrontati i dati sarà molto più grande.

A cosa serve il riconoscimento facciale

Il riconoscimento facciale serve a “dare un nome” a un volto e, quindi, a confermare l’identità di una persona. Come già evidenziato in precedenza, questa tecnologia trova tantissimi campi di applicazione. Il più noto è l’autenticazione sicura per l’accesso a un servizio digitale oltre che lo sblocco di un dispositivo (smartphone, computer etc.).

Il riconoscimento del volto può essere utilizzato anche come conferma dell’identità per l’accesso a un luogo privato oltre che per l’accesso ai servizi bancari ed anche per il controllo negli aeroporti. Ci sono, però, tanti altri campi di applicazione di questa tecnologia.

Il riconoscimento facciale, infatti, è un sistema utile per identificare gli autori di un crimine e può essere utilizzato anche per il monitoraggio dei cittadini (con evidenti ripercussioni sulla privacy). Un altro campo in cui questa tecnologia si rivela utile è la ricerca delle persone scomparse. 

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