Come funziona la fatturazione elettronica per le Startup
Vuoi avviare una startup e capire meglio come gestire la fatturazione elettronica o scegliere il miglior software? Ecco la guida completa
L’obbligo di fatturazione elettronica è stato introdotto in Italia a partire dal 1° gennaio 2019, e si applica a tutti i soggetti passivi IVA, comprese le startup. Questo tipo di azienda ha alcune caratteristiche principali: è innovativa, può crescere in modo esponenziale, identifica la prima fase di vita di un’impresa, ha un modello che può espandersi potenzialmente in tutto il mondo.
Per gestire al meglio questo tipo di azienda è cruciale utilizzare al meglio il sistema di fatturazione elettronica. La fatturazione elettronica ha rivoluzionato il modo in cui le startup gestiscono le loro transazioni finanziarie e monitorano la crescita dell’impresa. La digitalizzazione, d’altronde, offre anche una serie di vantaggi e praticità che le imprese emergenti possono sfruttare per crescere in modo efficiente. Vediamo nel dettaglio come funziona la fatturazione elettronica per startup, quali sono i vantaggi e come scegliere il migliore software di fatturazione per le proprie esigenze.
Fatturazione elettronica per le startup, la normativa
Secondo la normativa di riferimento, cioè il DL 179/2012, art. 25, comma 2, una startup innovativa è una società che deve rispettare cinque requisiti fondamentali:
- Impresa costituita da meno di 5 anni
- Sede produttiva o filiale in Italia, anche se la sede può essere all’estero
- Fatturato annuo entro 5 milioni di euro
- Non quotata e non distribuisce utili
- Ha un carattere innovativo
Normalmente, chi fonda una startup sceglie di aprire una Partita IVA in regime forfettario perché nel primo periodo i fatturati saranno ridotti. Si tratta di un regime vantaggioso per chi ha avviato da poco la propria azienda, perché implica la riduzione dell’imposta sostitutiva dal 15% al 5%.
Secondo il Decreto Legge 36/2022 fino a tutto il 2023 chi aveva la Partita IVA in regime forfettario era esentato dall’obbligo di fatturazione elettronica. L’obbligo è scattato dal 1° gennaio 2024.
Nonostante non ci sia un obbligo, il carattere innovativo della startup prevede che si scelga fin da subito la fatturazione elettronica. La fattura elettronica è un documento informatico che contiene le stesse informazioni della fattura cartacea, ma ha una struttura e un formato standardizzati. Viene trasmessa al Sistema di Interscambio (SDI) dell’Agenzia delle Entrate, che la inoltra al destinatario.
I vantaggi della fatturazione elettronica per le startup
La fatturazione elettronica per startup ha enormi vantaggi. Vediamo i principali:
- si riducono i tempi e i costi di gestione perché viene eliminata la necessità di stampare, spedire e archiviare le fatture cartacee.
- migliora la tracciabilità delle transazioni. È più facile monitorare lo stato delle fatture e verificare la loro ricezione e lettura.
- si riducono gli errori nelle fatture elettroniche perché non bisogna più inserire i dati manualmente, ma – se si usa un software di fatturazione elettronica – i documenti si possono autocompilare
- si risparmia tempo e denaro, perché la produzione e la trasmissione delle fatture elettroniche è molto più veloce, si possono trovare in modo veloce tutti i documenti e si eliminano i costi della stampa, spedizione e conservazione cartacea.
- si lavora a norma di Legge, perché molti Paesi prevedono la fatturazione obbligatoria per tutti, tra cui l’Italia a partire dal 2024
- si migliora la gestione finanziaria, perché – anche grazie a report e analisi disponibili in tanti software gestionali – si tengono sotto controllo entrate, uscite, spese e anche fatture non saldate.
- si lavora in modo integrato con amministrazione e commercialisti, grazie al fatto che tanti software possono essere integrati tra loro e migliorare così la comunicazione interna ed esterna.
- si sostiene l’ambiente, perché non si utilizza più la carta per le fatture tradizionali.
Per usufruire davvero di tali vantaggi occorre optare per un software gestionale capace di rispondere a tutte le esigenze della startup.
Quale software scegliere per la fatturazione elettronica della startup
La scelta del software di fatturazione elettronica più adatto dipende dalle esigenze specifiche della startup. Innanzitutto, è meglio optare per una soluzione che offra diversi piani di abbonamento su misura, cioè, basati sul numero effettivo di fatture inviate e sul tipo di destinatario (B2B, ente pubblico…) che permetta anche di non spendere un budget spropositato per le proprie esigenze.
Bisogna considerare anche le funzionalità offerte. Un buon software deve offrire funzioni necessarie alla startup per emettere e gestire le fatture elettroniche a norma di Legge e in modo davvero semplice e veloce. Per esempio, deve disporre di una sezione in cui si raccolgono le anagrafiche dei clienti e l’auto-compilazione della fattura di un contatto già presente in Rubrica. Inoltre, deve prevedere, per esempio, la possibilità di avere report aggiornati sulle fatture emesse in un dato periodo e altre soluzioni simili, che consentono a una startup di monitorare la sua crescita.
Tra i tanti software gestionali ideali per startup disponibili sul mercato spicca Libero SiFattura, che viene proposto su tre piani di abbonamento.
SiFattura Basic è gratuito e consente l’invio di 10 fatture all’anno a privati e aziende e la ricezione di illimitate fatture elettroniche. SiFattura Lite ha un costo di 29 euro + IVA l’anno ed è l’ideale per una startup. Consente l’invio illimitato di fatture elettroniche B2B, con personalizzazione dei documenti, report e altre funzioni. Per startup più avanzate è consigliato SiFattura Pro, ad un costo di 49 euro l’anno + IVA. Consente l’invio illimitato di fatture elettroniche verso enti pubblici e altre interessanti funzioni.
In collaborazione con Libero SiFattura