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Come vedere il Festival di Sanremo in 4K con audio 5.1

Quest'anno sarà possibile vedere e sentire il Festival di Sanremo con una qualità audio e video senza precedenti: ecco cosa serve per un Sanremo tecnicamente al top

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Al via stasera la settantaquattresima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo che, per la prima volta nella sua lunghissima storia, verrà registrato a risoluzione 4K e con audio surround 5.1. Già l’anno scorso la RAI aveva trasmesso Sanremo 2023 in 4K, ma in realtà non era un vero 4K perché le immagini erano registrate nativamente in HD e poi il segnale veniva portato in 4K tramite l’upscaling, cioè lo stesso procedimento usato da tutte le TV moderne per portare a risoluzione UHD i flussi video del digitale terrestre.

I risultati dell’anno scorso, quindi, erano buoni ma non eccellenti: la RAI faceva un ottimo upscaling, migliore di quello fatto da moltissime TV di fascia media e bassa, ma era pur sempre un escamotage. Quest’anno, invece, il problema non si pone perché la RAI riprenderà il festival direttamente in 4K, quindi non ci sarà nessun upscaling.

Dove vedere Sanremo in 4K

Per vedere Sanremo in 4K e con audio 5.1 ci sono tre opzioni, due basate su Internet e una sul satellite: HbbTV, app RaiPlay e piattaforma Tivùsat.

Tivùsat è, tra le tre, l’opzione migliore dal punto di vista qualitativo: dal satellite arriva un segnale stabile e ad alto bitrate, quindi video e audio sono meno compressi e il risultato finale è migliore. Il Festival di Sanremo 2024 sarà trasmesso in 4K al canale 210 di Tivùsat, su Rai 4K.

Chi non ha un impianto Tivùsat, invece, potrà usare una delle due opzioni via Internet. Quella basata sulla tecnologia HbbTV richiede una Smart TV compatibile con questa tecnologia, che sia chiaramente correttamente connessa al router di casa e che riceva un ottimo segnale WiFi.

Per vedere Sanremo in 4K su TV con HbbTV bisogna andare al canale 101 del Digitale Terrestre: se la TV è compatibile, allora automaticamente verrà “pescato” da Internet il flusso video in 4K e verrà mostrato al posto di quello proveniente dall’antenna.

L’ultima opzione, anch’essa basata su Internet, è vedere Sanremo in 4K tramite l’app di RaiPlay per Smart TV. Dopo aver lanciato l’app dalla TV è necessario andare su “Dirette” e selezionare RAI 4K. Non serve essere registrati a RaiPlay, ma è necessario che la propria Smart TV sia tra quelle accettate dalla RAI e questo, purtroppo, lo si può verificare solo provando: se il canale si vede, allora è tutto ok.

Sanremo in 4K e 5.1: cosa serve

Per vedere Sanremo in 4K serve, ovviamente, una Smart TV con questa risoluzione. Da diversi anni le TV 4K sono estremamente diffuse in Italia, ma non sono tutte uguali.

Il Festival di Sanremo è uno spettacolo dal vivo caratterizzato dall’alternanza di luci e buio e, negli ultimi anni, da una regia molto dinamica con frequenti cambi di inquadratura. Con contenuti del genere la qualità visiva migliore si ottiene con uno schermo OLED, che ha neri più profondi rispetto ad un LCD-LED e un contrasto molto elevato.

Chi vorrà seguire Sanremo in 4K su Tivùsat dovrà avere un impianto satellitare, un lettore di CAM (che ormai è quasi sempre integrato nella TV) e la scheda Tivùsat 4K. Chi sceglierà l’opzione HbbTV dovrà avere una TV con questa tecnologia, chi sceglierà RaiPlay dovrà avere una Smart TV accettata dalla RAI.

Per l’audio 5.1, invece, non bastano gli speaker integrati nelle TV: i modelli con una sezione audio multicanale completa (quindi 5.1 o 7.1) si contano sulle dita d’una mano e la stragrande maggioranza delle TV offre un semplice audio stereo 2.0, tra l’altro di qualità spesso discutibile.

La soluzione migliore di tutte è certamente un impianto 5.1 fisico, quindi con due altoparlanti frontali, due posteriori, uno dedicato ai dialoghi (fondamentale per sentire bene il cantato) e un subwoofer. Con questa configurazione il segnale audio trasmesso dalla RAI non viene modificato di una virgola: ogni flusso va dritto allo speaker previsto e la qualità è eccellente.

Oggi, però, impianti del genere sono molto rari e sono quasi sempre sostituiti da una soundbar più o meno evoluta. Le migliori soundbar simulano il surround fisico tramite algoritmi che creano un suono che inganna il cervello dello spettatore, facendogli credere che il suono proviene anche dalle sue spalle (dove, però, non c’è nessuno speaker fisico).

Il nostro consiglio, in ogni caso, è quello di scegliere una soundbar che abbia il canale dedicato ai dialoghi e un subwoofer esterno dedicato ai bassi. In questo modo le frequenze più critiche (il parlato/cantato che non si sente e i bassi che vibrano troppo) vengono gestite al meglio.

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