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Cosa fare nel caso in cui la batteria dello smartphone prenda fuoco

Per diverse ragioni la batteria di un dispositivo mobile può anche esplodere. Ecco cosa fare per prevenire il problema ed evitare di farsi male

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Fonte: Quality Stock Arts / Shutterstock

Gli smartphone sono belli e utili, ma non perfetti e a volte, per una serie di cause, rischiano di raggiungere temperature molto alte. Vampate di calore che nelle situazioni più estreme possono portare la batteria del dispositivo mobile fino ad esplodere. Anche se non capita spesso, è bene però essere preparati per affrontare questa piccola ma reale possibilità. Ci sono infatti delle azioni che, se messe in pratica, riducono il rischio di farsi male e altre invece che, in caso di surriscaldamento o esplosione, devono essere evitate come la peste.

È importante conoscere il problema e applicare le soluzioni per prevenirlo o comunque per limitare il più possibile i danni. A prescindere dalla capacità in mAh della batteria, infatti, il rischio di un rigonfiamento o peggio di un principio di incendio non è mai da escludere per questo componente, soprattutto se si tratta di un prodotto di bassa qualità o già danneggiato. Spesso, inoltre, è possibile accorgersi in anticipo della presenza di un problema, soprattutto quando si nota un rallentamento dei tempi di ricarica o un aumento della temperatura, al tatto.

Ecco alcuni accorgimenti da tenere in considerazione.

Conoscere il problema

Primo consiglio molto importante da seguire è essere in grado di capire il problema. Scientia potentia est, recita un vecchio aforisma latino. Vale a dire, sapere è potere. É necessario, infatti, conoscere in anticipo se la batteria a litio ha qualche problema, in modo tale da evitare spiacevoli conseguenze. Se la batteria raggiunge diverse volte al giorno delle temperature molto alte è un segnale che dovrebbe allarmarci. L’errore più grande che potremmo commettere in questo caso è ignorare il problema. Se la batteria poi presenta qualche rigonfiamento la situazione è davvero molto seria.

Spegnere il dispositivo

In caso di pericolo è necessario immediatamente è spegnere il dispositivo elettronico. Alcune persone – la parola giusta per definirli sarebbe incoscienti – continuano ad usare lo smartphone anche se ha una batteria “gonfia”. Evitatelo. Il device potrebbe esplodere e avere conseguenze molto gravi. Cosa fare? Prendete dei guanti (meglio se di pelle o realizzati con materiali ignifughi) e portate il dispositivo, dopo averlo spento, in un luogo al riparo da fonti di calore e al sicuro (soprattutto se avete bambini in casa).

Contattare il centro assistenza

Terzo passo da compiere: contattare il centro assistenza del vostro smartphone. Potrebbe essere un caso non isolato e chiudersi in trincea, pensando di essere i soli sfortunati, è sbagliato. Aiuterete infatti molte persone a non andare incontro allo stesso problema. E poi, se il surriscaldamento è causato da qualche difetto di fabbrica, potrete ottenere una sostituzione o un rimborso pari alla cifra spesa per acquistare il dispositivo.

Non toccare il device a mani nude

Quarto consiglio: non, e ripetiamo, non provate a toccare il device a mani nude. Ovviamente, il rischio di ustionarsi è molto alto. Le batterie di ultima generazione sono realizzate con il litio che, in caso di fuoriuscita, brucia la pelle. Senza considerare i terribili effetti se si respirano le sostanze chimiche sprigionate dai materiali presenti nella batteria. Quindi usate la testa e mettevi al sicuro.

Come spegnere l’incendio

Veniamo alla questione più importante: cosa fare se il dispositivo dovesse prendere fuoco o esplodere. La soluzione migliore, secondo alcuni esperti, sarebbe quella di preferire un estintore o delle sabbia all’acqua, per estinguere il fuoco nel minor tempo possibile. E in caso la situazione precipiti ulteriormente, la prima cosa da fare è contattare immediatamente i soccorsi.

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