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Cosa significa mAh e relativa durata della batteria del cellulare

La sigla "mAh" indica la quantità di energia immagazzinata dalla batteria dello smartphone. Ecco cosa vuol dire e perché è importante

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smartphone batteria scarica Fonte foto: Shutterstock

La capacità della batteria di smartphone e cellulari tradizionali viene indicata in mAh, simbolo che sta per milliampereora, sottomultiplo dell’ampere-ora (Ah), unità di misura della carica elettrica. Si tratta di un parametro essenziale per poter avere un’idea sulla durata della batteria del proprio dispositivo.

In linea generale, infatti, uno smartphone con batteria da 5.000 mAh avrà un’autonomia superiore (a parità di tutti gli altri elementi, sia hardware che software) rispetto a uno smartphone con batteria da 3.000 mAh.

Vediamo, quindi, cosa significa mAh e come mettere in relazione la durata della batteria di un cellulare con il valore della capacità della sua batteria, in modo da poter individuare, facilmente, un dispositivo con un’autonomia elevata.

Cosa significa mAh delle batterie degli smartphone

Il mAh (milliampere-ora) è un’unità di misura della carica elettrica. Si tratta di un sottomultiplo dell’Ah (ampere-ora) che viene utilizzato per poter ottenere un’informazione precisa in merito alla capacità della batteria di un dispositivo.

In sostanza, il valore in mAh permette di sapere quanta energia elettrica è possibile immagazzinare in una batteria e, quindi, quanto potrà essere elevata l’autonomia del dispositivo che utilizza l’energia custodita nella batteria stessa. Ad esempio, una batteria da 1 Ah erogando continuamente 1 A si scaricherà in un’ora.

La capacità in Ah (o in mAh) di una batteria è legata alla sua tensione dalla formula Wh / V = Ah. Moltiplicando il risultato per 1.000 è possibile ottenere il dato in mAh. Si tratta di un aspetto molto importante quando si analizza la capacità di una batteria.

Il dato in mAh di due batterie è confrontabile solo se queste batterie utilizzano la stessa tensione (espressa in V ovvero Volt). Per gli smartphone, visto che tutte le batterie utilizzano la stessa tensione (3,6-3,8V) è possibile effettuare un confronto diretto tra i valori in mAh per valutare la capacità della batteria.

La capacità in mAh della batteria può ridursi nel tempo ma ci sono alcuni trucchi per ricaricare lo smartphone senza rovinare la batteria. In più, molti smartphone hanno una ricarica veloce della batteria che consente di ripristinare in poche decine di minuti tutta l’autonomia disponibile.

Come capire se uno smartphone una buona batteria

Il valore in mAh della capacità della batteria permette di avere un’idea sull’autonomia effettiva del dispositivo. Tutti gli smartphone, infatti, utilizzano batterie con la stessa tensione: di conseguenza, il dato in mAh riportato nelle schede tecniche dei vari modelli di smartphone è confrontabile tra un modello e l’alto.

Per capire se uno smartphone ha una buona batteria o ha una batteria con capacità ridotta è necessario valutare il valore in mAh. In linea di massima, più alto è questo valore e maggiore sarà l’autonomia (a parità di tutti i fattori).

Per gli smartphone Android, ad esempio, la maggior parte dei modelli ha una batteria con capacità di 4.500 – 5.000 mAh. Al di sotto di quest’intervallo c’è il serio rischio di dover fare i conti con uno smartphone con autonomia ridotta. Al sopra, invece, il dispositivo potrebbe essere un vero e proprio “battery phone” con un’autonomia ottima.

Per gli iPhone, invece, grazie a un consumo mediamente più basso a parità di utilizzo, la capacità delle batterie è inferiore ma l’autonomia resta ottima. Gli iPhone da 6,7 pollici hanno una batteria da circa 4.300 mAh mentre gli iPhone da 6,1 pollici hanno una batteria da circa 3.300 mAh. Bisogna specificare che, a differenza dei produttori Android, Apple non comunica la capacità della batteria ma solo l’autonomia stimata.

Cosa incide sull’autonomia di uno smartphone

Ci sono vari elementi che incidono sull’autonomia di uno smartphone. Tra questi troviamo:

  • la dimensione del display
  • la risoluzione e la frequenza di aggiornamento del display
  • la potenza e il processo produttivo del chip
  • l’ottimizzazione software

Il display è uno degli elementi principali quando si parla di autonomia dello smartphone. Gli smartphone con display più grande e con risoluzione maggiore consumeranno di più rispetto agli smartphone con display piccolo e a bassa risoluzione, a parità di tutti gli altri fattori.

Anche la potenza del chip montato dallo smartphone conta molto. Gli smartphone più potenti, in genere, consumano di più rispetto a smartphone di fascia bassa che eseguono i vari compiti in modo più lento. I processori più potenti lavorano con frequenze (Hz) più elevate.

A influenzare il consumo dei chip è anche il processo produttivo legato alla dimensione dei singoli transistor del chip. Attualmente, i chip più efficienti sono realizzati con un processo produttivo di pochi nanometri (nanometri). In linea di massima, un chip a 3 nm sarà più efficiente e, quindi, consumerà meno energia a parità di potenza rispetto a un chip da 14 nm.

C’è poi l’ottimizzazione software che rappresenta un parametro centrale per valutare l’autonomia. Gli iPhone sono più ottimizzati, in genere, degli smartphone Android. Alcuni modelli Android, però, hanno raggiunto un elevato grado di ottimizzazione, grazie al lavoro svolto dal produttore. Altri, invece, hanno un consumo più elevato della media.