SCIENZA

Crisi climatica e caldo record: ecco a cosa andiamo incontro ora

Caldo record e crisi climatica, parola che da mesi dominano il dialogo anche da parte delle istituzioni: quali sono i rischi e le strategie per un''inversione di tendenza.

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Non avevamo mai avuto un mese di maggio così caldo. È quanto emerso dalle ultime misurazioni climatiche ma, a onor del vero, si tratta di un dato che non ha stupito più di tanto. Gli ultimi 12 mesi hanno visto crescere le temperature e ognuno di essi ha battuto il record precedente. Nel complesso l’ultimo anno ha visto innalzarsi la temperatura media globale complessivamente di 1,63 gradi. Il dato è sotto gli occhi di tutti ma cosa comporterà realmente questo andamento?

Caldo record e soglia di rischio

Dal mese di giugno 2023 si sono registrate mensilmente temperature record, che cioè superano in modo evidente quelle registrate in precedenza nei medesimi periodi dell’anno. Nel complesso si parla di 12 mesi – quindi un intero anno – di caldo record e di una situazione climatica globale che evidenzia un andamento che a lungo andare potrebbe diventare realmente preoccupante.

A monitorare e raccogliere i dati in questione è stato il servizio europeo Copernicus che si occupa, appunto, di meteorologia. Quel che emerge dall’analisi e dal raffronto di questi ultimi dati con i precedenti è che stiamo superando la cosiddetta soglia di rischio di 1,5 gradi, limite individuato e imposto dall’accordo di Parigi del 2015. La soglia di rischio non dovrebbe mai essere superata e, quando accadrà, vorrà dire che avrà oltrepassato di 1,5 gradi il valore di base dell’epoca preindustriale (medie delle temperature registrate tra il 1850 e il 1900).

Alla luce dei dati di Copernicus, la tendenza appare chiara: il riscaldamento climatico non è stato frenato, ma sta accelerando. “Non vediamo ancora segnali di un’inversione di tendenza. Viviamo in un’epoca che non ha precedenti, ma abbiamo anche capacità senza precedenti di monitorare il clima, e questo può guidare le nostre azioni”, ha confermato Carlo Buontempo, scienziato alla guida del servizio sul cambiamento climatico di Copernicus.

Rischi e inversione di tendenza

Il miglioramento è possibile, ma occorrono tempo, sforzo e risorse prima di registrare una reale inversione di tendenza. “Questo elenco di mesi record verrà ricordato in futuro come relativamente fresco. Ma se riusciamo a stabilizzare le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera nei prossimi anni, potremmo tornare ai livelli ‘freschi’ di oggi entro la fine del secolo”, ha spiegato Buontempo.

A parlare di strategie e sforzi è stato anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: “L’umanità non è in pericolo, è il pericolo. Simile a quello del meteorite che ha sterminato i dinosauri” ha affermato senza mezzi termini durante il suo ultimo discorso all’ONU. Discorso che è stato incentrato sulla questione combustibili fossili, per i quali ha invocato l’aumento della tassazione così da diminuirne l’utilizzo.

Per Guterres questa può essere “una via di uscita dall’autostrada dell’inferno climatico”, ma ovviamente non basta. “Il nostro Pianeta sta cercando di dirci qualcosa, ma sembra che noi non siamo in ascolto. È il momento della crisi climatica. È il momento di mobilitarsi, agire e reagire”, ha aggiunto. Un monito ma soprattutto un invito per tutti i Paesi, ai quali ha già chiesto innanzitutto di mettere al bando la pubblicità delle aziende che sfruttano i combustibili fossili e di tutti i prodotti che incidono negativamente sulla salute per le persone (il tabacco, tanto per citarne uno).

Quando scenderanno le temperature

Se a livello globale la strada è ancora lunga e un’inversione di tendenza non si vedrà nell’immediato, di contro un piccolo spiraglio per tutti i “comuni mortali” arriva dall’Organizzazione meteorologica mondiale. Le previsioni hanno anticipato che nei prossimi mesi arriverà la corrente de La Niña, più fresca rispetto alla corrente oceanica di El Niño che ha contribuito – insieme a tutti gli altri fattori – alle varie temperature record registrate negli ultimi mesi.

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