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Caldo record e allarmante, ecco di quanto sono aumentate le temperature

È ancora record per quanto riguarda il caldo estremo, con temperature che hanno toccato (ormai per 12 mesi consecutivi) il picco più alto mai registrato nel mondo.

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Il continuo aumento delle temperature è ormai diventato preoccupante, e gli scienziati lanciano l’allarme: siamo di fronte al 12esimo mese consecutivo in cui si registra il record di caldo, e la situazione non sembra destinata a migliorare. Per gli esperti, anche l’estate 2024 sarà caratterizzata da ondate di calore che provocheranno numerosi disagi, dalla siccità all’aumento dei malori nelle persone più fragili. Ecco che cosa sappiamo.

Il caldo record del mese di maggio 2024

Impossibile dimenticare l’estate rovente che abbiamo vissuto lo scorso anno: per lunghe settimane, le temperature hanno oscillato ben al di sopra di quella che è la media stagionale, senza dare un attimo di tregua alla popolazione. E l’arrivo dell’autunno non ha portato alcun sollievo, dal momento che il caldo si è protratto per molti mesi. Tanto che l’inverno ha tardato a fare la sua comparsa, con notevoli problemi come la siccità e la carenza di neve in montagna. Insomma, siamo in presenza di un vero e proprio record dalla durata ancora impossibile da prevedere.

I dati pubblicati da Copernicus, il servizio dell’Unione Europea che si occupa di meteorologia, mettono in luce una situazione allarmante: il mese di maggio 2024 che si è appena concluso è stato il maggio più caldo mai registrato al mondo, naturalmente da quando hanno avuto inizio le rilevazioni scientifiche (ovvero da metà dell’800). E non è tutto, perché questo fine di primavera ha segnato un altro record preoccupante. Siamo infatti al 12esimo mese consecutivo che ha registrato le temperature più elevate mai rilevate al mondo.

Da giugno 2023 a maggio 2024, infatti, la temperatura media globale è stata la più alta di sempre, pari a +1,63°C rispetto alla media pre-industriale del 1850-1900. Ciò che desta ancora più allarme è che, per un anno consecutivo, abbiamo superato il limite di 1,5°C al di sopra della media pre-industriale stabilito dall’Accordo di Parigi e dalla Cop26 di Glasgow. Insomma, siamo davanti ad un vero problema che, ancora una volta, trova la sua principale causa nel cambiamento climatico. E in futuro non sembrano esserci segnali confortanti.

Le previsioni per i prossimi mesi

Secondo gli esperti, l’estate ormai alle porte sarà rovente come quella dello scorso anno, se non ancora di più. Il 2023 è stato caratterizzato dalla presenza di El Niño, la corrente atlantica che da sempre influenza notevolmente il nostro clima: i suoi effetti non si sono fatti attendere, con un aumento delle temperature e un’instabilità meteorologica che ha provocato grandi disastri. Purtroppo, non è ancora finita. Conclusosi questo fenomeno, infatti, è ora il turno de La Niña, un’altra corrente oceanica che dovrebbe avere ulteriori effetti sul clima.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, e l’aumento delle temperature è solo parte del problema. L’attenzione va anche all’incremento dei fenomeni meteo estremi, che vanno dalla siccità alle alluvioni che, come abbiamo visto nelle ultime settimane, possono causare enormi danni a persone e infrastrutture. E con il passare del tempo sarà sempre peggio: per gli scienziati, assisteremo ad un nuovo aumento sia nella frequenza che nell’intensità di questi eventi cataclismatici, con tutti gli effetti negativi che essi portano con sé.

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