SCIENZA

Pescato un esemplare enorme di tonno vicino alla costa in Sardegna

Un tonno dalle incredibile dimensioni è stato pescato in Sardegna: i pescatori non potevano credere ai propri occhi.

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Il mondo sta cambiando sempre più e la trasformazione del clima lentamente muta quelli che erano punti fissi del regno animale e vegetale. Partiamo da questo assunto per parlare di un caso molto particolare, quello di un tonno enorme pescato al largo di Bosa, in Sardegna. Il tutto è avvenuto nel cuore della notte, con i pescatori che si sono ritrovati ad avere a che fare con una creatura da 231 kg.

Un tonno da record

La Capitaneria di Porto ha reso noti i dettagli della cattura. Si legge in una nota: “Il motopesca, partito alle 3:12 del mattino per la quotidiana attività, è rientrato nel primo pomeriggio in porto dopo aver catturato, con un sistema chiamato palangaro, un tonno di 231 chili”.

I lavoratori sono tornati poi in banchina, dove sono stati accolti dal personale della Guardia Costiera. Il motivo è presto spiegato: le norme prevedono che la verifica degli adempimenti connessi alla cattura della specie ittica in questione.

Ciò vale per le attività legate al prelievo di tonno rosso, tonno alalunga e pesce spada. Vale tanto per la pesca professionale quanto per quella sportiva. Lo stesso dicasi per le cattura accidentali o accessorie. Tutto dev’essere comunicato all’autorità costiera locale. Nello specifico si tratta di un tonno rosso (il tonno alalunga, del resto, raramente supera i 30 kg).

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Tonno rosso, le caratteristiche

Il nome scientifico del tonno rosso è Thunnus thynnus. Appartiene alla famiglia Scombridae ed è un grande pesce pelagico. Spesso si fa riferimento alla specie come tonno pinna blu. Questo tonno è diffuso nel mar Mediterraneo, nel Mar Nero meridionale e nell’Oceano Atlantico, variando da acque tropicali a subtropicali, fino a temperate.

Generalmente avvistabile al largo, si avvicina alla costa unicamente in determinati periodi dell’anno e in punti particolari (solitamente nei pressi di promontori e isole). A causa della pesca intensiva, trova purtroppo spazio nella lista rossa di Greenpeace, in relazione a un rischio estinzione.

Vanta un corpo massiccio, caratterizzato dal peduncolo caudale sottile. Ha 7-10 paia di pinnule e una carena longitudinale. Due le pinne dorsali, vicine tra loro. La prima è alquanto alta e lunga, la seconda triangolare, breve e simmetrica alla pinna anale.

Piccole le scaglie, che coprono l’interezza del corpo. I denti sono piccoli e disposti in tutta la bocca. Il suo colore può variare. In alcuni casi il dorso è nero ma tendenzialmente è blu acciaio scuro. Ventre e fianchi sono invece bianco argentei. Le pinnule sono gialle e le altre grigie, tranne la seconda dorsale, che è rosso bruna. Non è però questo l’aspetto che ha dato origine a uno dei suoi nomi. Lo si chiama tonno rosso per la caratteristica colorazione della sua carne. A differenza di altre specie, infatti, il tono è di un rosso intenso, quasi viola.

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