SCIENZA

Estate gelida su Nettuno: gli scienziati cercano una risposta

Nel mezzo della sua estate lunga 40 anni, Nettuno si sta stranamente raffreddando: potrebbe trattarsi dell'effetto del ciclo solare sulle stagioni del lontano pianeta

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Nettuno è l’ottavo pianeta del Sistema Solare, il più distante in assoluto dal Sole. È l’unico che non si vede a occhio nudo dalla Terra, tanto che fu il solo a essere scoperto grazie a dei calcoli matematici, e non sulla base delle osservazioni degli astronomi.

Freddo, buio e solcato da fortissimi venti, Nettuno è un gigante ghiacciato: è 4 volte più grande della Terra, ed è formato per la maggior parte da un denso fluido di acqua, metano e ammoniaca ghiacciati. Nettuno è così remoto che soltanto la sonda Voyager 2, di passaggio verso i confini del Sistema Solare, è riuscita a visitare il pianeta da vicino.

Una lunga estate fredda

Vent’anni di osservazioni del misterioso gigante blu hanno rivelato che, nonostante siamo nel mezzo della sua estate astronomica, Nettuno si sta inaspettatamente raffreddando.

Un anno, su Nettuno, dura 165 anni terrestri: da quando fu scoperto, nel 1846, il pianeta ha completato la sua prima orbita soltanto nel 2011. Le stagioni qui durano circa quarant’anni. L’estate dell’emisfero sud si protrae ormai da vent’anni, e ha mostrato agli astronomi un curioso abbassamento delle temperature, che sono piombate fino a 8°C.

Come spiega Michael Roman, autore dello studio pubblicato su The Planetary Science Journal, “visto che stiamo osservando Nettuno sin dalle prime fasi della sua estate australe, ci saremmo aspettati di veder crescere le temperature”, piuttosto che vederle calare a picco.

L’analisi, come si legge nello studio, passa in rassegna “tutte le rilevazioni nel medio infrarosso effettuate da Terra del pianeta Nettuno”: si tratta di dati raccolti dai più potenti telescopi della Terra che vanno dal 2003 al 2020, quella che per gli astronomi è soltanto la prima parte dell’estate sul gigante ghiacciato.

Nonostante l’enorme distanza che lo separa dal Sole, circa 30 volte quella tra la stella e il nostro pianeta, Nettuno mostra un’atmosfera incredibilmente dinamica, con fenomeni atmosferici rapidi e anche violentissimi: sul pianeta blu soffiano i venti più potenti dell’intero Sistema Solare, e le nuvole cambiano così rapidamente da riuscire a modificare l’aspetto del pianeta nel giro di pochi giorni.

Nettuno e il Sole

Le misurazioni sono state effettuate nella stratosfera, il secondo strato più basso dell’atmosfera di Nettuno, e hanno rivelato una tendenza globale al raffreddamento, ma anche fenomeni regionali opposti, specie nei pressi del polo sud del pianeta. I dati raccolti tra il 2018 e il 2020 mostrano in particolare un repentino aumento delle temperature, che sono salite in breve tempo di circa 11°C: tali cambiamenti, e di tale intensità, non erano mai stati osservati prima sul pianeta.

Come ricorda Glenn Orton, co-autore dello studio, “i dati coprono meno della metà di una stagione su Nettuno, quindi nessuno si aspettava di vedere grandi o rapidi cambiamenti”. E invece le fluttuazioni delle temperature sono rapide e rilevanti: probabilmente, secondo gli scienziati, queste variazioni hanno a che fare con il Sole.

“I cambiamenti delle temperature potrebbero essere legati a cambi stagionali nella chimica atmosferica di Nettuno” spiega Roman “ma potrebbe trattarsi di variazioni casuali o anche di una risposta al ciclo solare di 11 anni”.

Sono già diversi gli studi che ipotizzano un legame tra la luminosità di Nettuno e il numero di macchie solari. Il nuovo studio mostra una possibile connessione anche tra il ciclo solare, la luminosità dell’atmosfera del pianeta blu e la temperatura della sua stratosfera.

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