SCIENZA

La Galassia Sombrero sembra un arcobaleno nello Spazio, ma nasconde qualcosa di gigantesco

Alla scoperta della Galassia Sombrero, che somiglia a un arcobaleno spaziale nell'ultima foto della NASA: ecco il segreto che custodisce al suo interno

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Fonte: NASA/JPL-Caltech and The Hubble Heritage Team (STScI/AURA)⁣

Chi segue con attenzione i profili social della NASA resterà sempre sbalordito dall’incredibile spettacolo delle foto pubblicate. Uno sguardo allo spazio lontano, come nel caso della Galassia Sombrero. Gli occhi si spalancano dinanzi a una visione tanto sorprendente, che diventa ancor più potente grazie alle sfumature di colore che trasformano il tutto in un incredibile arcobaleno.

Un arcobaleno nello spazio

Per poter ammirare lo spettacolo spaziale rappresentato dalla Galassia Sombrero occorre indirizzare il telescopio spaziale della NASA, il celebre Hubble, nell’estremità meridionale dell’ammasso Virgo. L’ultima immagine ricevuta, che vanta una colorazione a dir poco incredibile, è però il frutto anche dell’intervento del telescopio spaziale Spitzer.

Se il primo ha infatti ripreso la Galassia nella sua luce visibile, il secondo l’ha osservata nell’infrarosso in quattro diversi micron: blu, verde, arancione e rosso. Ci viene così fornita una vista quasi di profilo. Un panorama unico, se pensiamo che ne stiamo godendo dal salotto di casa, magari via smartphone, e si tratta di qualcosa distante da noi più di 28 milioni di anni luce.

Prosegue l’attenta analisi di questa fetta di spazio profondo, che continua a riservare sorprese. Il diametro è di circa 50mila anni luce, ovvero la metà della nostra Via Lattea, all’incirca. Ciò che però tiene viva l’attenzione degli scienziati è soprattutto la possibilità che al suo centro si trovi un vero e proprio tesoro: un buco nero circa un miliardo di volte più massiccio del nostro Sole. Ecco il segreto di questo arcobaleno spaziale, del quale sentiremo parlare ancora molto in futuro.

Il passato della Galassia Sombrero

Nei documenti ufficiali della NASA si parla di M104, ma per tutti è ufficiosamente la Galassia sombrero, data la particolare forma evidenziata dal telescopio spaziale Hubble. Alcuni anni fa è stato ampiamente approfondito il discorso in merito, ponendo sotto i riflettori questa Galassia distante da noi circa 28 milioni di anni luce, posta in direzione della costellazione della Vergine.

La sua massa è pari a 800 miliardi di volte quella del Sole, il che non la rende facilmente osservabile. Hubble è però riuscito a scoprire alcune informazioni molto interessanti. Tra queste il particolare passato di questo “disco” misterioso. Gli esperti sono certi del fatto che delle decine di migliaia di stelle presenti nell’aureola, soltanto una piccola parte sia estremamente datata. Il resto sarebbe di un’età più giovane, stando ai metalli e agli altri elementi di cui sono ricche.

Le più recenti sarebbero il frutto di una fusione con alcune Galassie ricche di metalli, nonostante la Galassia Sombrero non presenti segnali di impatti. Ciò però non fa che rendere il tutto molto più interessante. Potremmo infatti apprendere molto sull’assemblaggio e l’evoluzione delle Galassie.

Gli astronomi spiegano come nell’aureola di una Galassia sia consueto individuare generazioni di stelle più antiche con elementi meno pesanti, rispetto a gruppi più giovani e ad alta metallicità. Col tempo le più vecchie entrano a far parte dell’aureola, ma qui si registra l’assoluta particolarità del Sombrero. Tale processo non sarebbe infatti avvenuto, non precisamente almeno rispetto ad altri esempi riscontrati. Inutile dire che l’attenzione resterà alta su questa fetta di spazio profondo nel corso dei prossimi anni, e il motivo non sarà ovviamente soltanto la sua estrema bellezza.

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