SCIENZA

A causa del cambiamento climatico si è aggiunto un mese in più di giorni extra-caldi

Caldo estremo nell'ultimo anno, segnali allarmanti: ecco quanti giorni di calore eccessivo abbiamo vissuto a causa della crisi climatica

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Da maggio 2023 in media ogni persona ha sperimentato 26 giorni in più di caldo anomalo rispetto alla “norma”, che è ormai un concetto estremamente labile. Il metro di paragone è però a un sistema senza riscaldamento globale, al fine di evidenziare quanto di fatto siamo nel cuore della tempesta.

Un mese di caldo extra

Gli ultimi 12 mesi sono stati i più caldi mai misurati sul pianeta, da quando abbiamo documentazione. La combustione fossile ha aggiunto enormi quantità di gas nell’atmosfera, intrappolando il calore e generando, di fatto, 26 giorni extra di caldo anomalo percepiti da ognuno di noi.

Questa è la media ma in realtà quasi l’80% della popolazione mondiale ha sperimentato almeno 31 giorni di caldo atipico a partire da maggio 2023. Se per ipotesi non avessimo surriscaldato il mondo con le nostre azioni, allo stato attuale i giorni insolitamente caldi sarebbero stati decisamente meno.

La differenza esatta varia ovviamente da luogo a luogo. In alcuni Paesi si tratta unicamente di 2-3 settimane. In altri invece la differenza è di oltre 120 giorni, come in Colombia, Indoensia e Ruanda.

Ondate di caldo torrido: cosa ci attende

Ecco le parole di Andrew Pershing, vicepresidente per la scienza di Climate Central: “Questo è un tributo molto alto e lo abbiamo imposto alle persone e alla natura”. In alcune zone del Sud America e dell’Africa, ha sottolineato, sono stati sperimentati ben 120 giorni di caldo atroce che, altrimenti, non sarebbero stati vissuti (senza crisi climatica).

Allo stato attuale il clima mondiale sta per raggiungere la fase della Niña. Questa è tipicamente portatrice di un clima più fresco. Il recente caldo asfissiante potrebbe però avere un effetto riverbero in alcuni luoghi per i mesi a venire. Ciò potrebbe tradursi in terribili tempeste.

I meteorologi prevedono che la stagione degli uragani atlantici di quest’anno sarà straordinariamente attiva. Ciò anche perché le acque oceaniche in cui si formano le tempeste sono molto calde.

È stato pubblicato uno studio in collaborazione tra Climate Central, il Centro climatico della Croce Rossa e la World Weather Attribution. Secondo il rapporto, l’americano medio ha sperimentato 39 giorni di temperature estreme da maggio 2023 a oggi. Si tratta di 19 giorni in più rispetto a un mondo ipotetico in salute. In alcuni Stati, come l’Arizona, il Nuovo Messico, l’Oregon e Washington, la differenza è di 30 giorni in più.

Sono state prese in considerazione, inoltre, le ondate di calore estremo che il pianeta ha patito dallo scorso maggio. I parametri sono stati i seguenti: episodi di calore fuori stagione in un’ampia area, della durata di 2 o 3 giorni, con perdite di vite umane o interruzioni delle infrastrutture e dell’industria. Il risultato? 76 episodi di questo tipo in un anno, con 90 Paesi interessati, in tutti i continenti tranne l’Antartide.

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