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Il visore AR di Apple servirà per fare le videochiamate

Memoji e FaceTime sarebbero alla base dell'esperienza in realtà virtuale e realtà aumentata che Apple si appresta a rendere possibile grazie al suo visore, ne è convinto Mark Gurman di Bloomberg

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Fonte: hilalabdullah / Shutterstock

Il futuro della realtà aumentata di Apple potrebbe incentrarsi sulle esperienze relative ai giochi e alla fruizione di contenuti multimediali. Ad affermarlo è stato il sempre ben informato Mark Gurman, che poche ore fa ha aggiunto delle informazioni piuttosto interessanti sul prossimo visore di realtà mista della Mela Morsicata.

Innanzitutto, il dispositivo AR/VR di Apple dovrebbe utilizzare un sistema operativo denominato “rOS” o “realityOS” (indicato con il nome in codice “Oak“). Ma non è finita, dato che Gurman afferma che le Memoji (emoji animate di Apple, che si basano sulla scansione del viso e ne riproducono le espressioni) e SharePlay, cioè il kit di funzionalità che consente di condividere esperienze (la propria schermata o la riproduzione di contenuti multimediali) via FaceTime, potrebbero assumere nell’esperienza delle videochiamate un ruolo di prim’ordine per il visore di realtà ibrida del colosso di Cupertino.

Visore AR/VR di Apple: cosa possiamo aspettarci

In buona sostanza, il noto redattore di Bloomberg è convinto che ‌FaceTime‌ con realityOS ruoterà intorno a due delle esperienze esistenti dell’azienda: Memoji e SharePlay. Vale la pena ricordare che il gigante di Cupertino ha introdotto le Memojis nel 2018 con iOS 12, mentre SharePlay è un’aggiunta molto più recente dato che il sistema è arrivato con iOS 15.1, l’anno scorso.

Gurman ne è convinto, questi due elementi saranno centrali: “Immagino una versione in realtà virtuale di FaceTime, in cui puoi incontrare decine di persone in una sala conferenze. Invece di vedere le loro facce reali, vedrai una loro versione in 3D (Memoji). Credo che il visore sarà in grado di determinare in tempo reale le espressioni facciali delle persone, rendendo l’esperienza abbastanza realistica. Prevedo anche un uso massiccio di SharePlay nel nuovo realityOS, che permetterà a molte persone che indossano un visore di condividere musica, film e giochi“.

In molti ritengono, inoltre, che funzionalità di Apple come ARKit (software che permette agli sviluppatori di creare soluzioni per iPhone e iPad incentrate sulla Realtà Aumentata, come includere contenuti digitali interattivi in determinati ambienti fisici), le indicazioni stradali AR in Apple Maps, l’audio spaziale con rilevamento dinamico della posizione testa e lo scanner LiDAR (che sfrutta la luce per determinare la distanza tra due oggetti), siano destinati al suo futuro visore per la realtà mista per creare una combinazione dei mondi digitale e virtuale.

Visore AR/VR: quando potrebbe arrivare

Nonostante l’entusiasmo che circonda il progetto relativo al visore per la realtà mista di Apple, Gurman è convinto che i problemi inerenti il suo sviluppo ne potrebbero ritardare l’annuncio, portandolo fino al WWDC 2023, la conferenza Apple per gli sviluppatori prevista per l’estate dell’anno prossimo.

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