Meta supera Microsoft e si prepara ad entrare nel settore della difesa
Meta sta realizzando un visore AR/VR destinato alle forze militari degli Stati Uniti. L’azienda di Mark Zuckerberg è pronta a entrare nel settore della difesa

Con l’uscita di scena di Microsoft dal progetto HoloLens, destinato all’esercito degli Stati Uniti, Meta ha colto la palla al balzo e si prepara a occupare questo posto vacante candidandosi come fornitore ufficiale del Dipartimento della Difesa statunitense. L’azienda sta sviluppato un proprio visore AR/VR destinato a scopi militari, un sistema avanzato pronto a tracciare i confini delle guerre del futuro.
Il fallimento dell’HoloLens militare e la risposta di Meta
Il visore per realtà aumentata HoloLens, lanciato da Microsoft nel 2016, era stato al centro di un ambizioso progetto destinato a rivoluzionare le operazioni tattiche dell’esercito americano. La versione militare, chiamata IVAS (Integrated Visual Augmentation System), avrebbe dovuto integrare funzioni di realtà aumentata, visione notturna e sensori ambientali per migliorare la consapevolezza dei soldati sul campo di battaglia e fornire loro un vantaggio tattico sul nemico.
Tuttavia, il progetto, nonostante gli investimenti da miliardi di dollari, ha subito fortissimi ritardi ed è stato caratterizzato da moltissimi problemi tecnici che l’hanno reso inutile in battaglia e hanno portato Microsoft ad abbandonare il progetto, considerato acerbo e ancora non adatto alla sperimentazione sul campo.
Ora il testimone passa a Anduril Industries, la società fondata da Palmer Luckey, già creatore di Oculus VR, che ha stretto una partneship strategica con Meta, pronta a segnare un cambio di passo decisivo per l’IVAS e per il futuro della tecnologia immersiva in ambito militare.
Questa nuova alleanza commerciale, arriva dopo che Mark Zuckerberg ha acquisito Oculus nel 2014 e, poco dopo, allontanato Palmer Luckey. Oggi, quasi inaspettatamente, le due società tornano a collaborare con un solo e unico obiettivo: dominare il nascente mercato della realtà aumentata militare.
Cosa sappiamo dei nuovi visori per l’AR militare
Meta ha investito molte risorse nello sviluppo dei suoi visori e nella piattaforma Reality Labs, portando alla luce tecnologie di AR/VR considerate oggi tra le più avanzate al mondo. Per questo motivo non stupisce l’interesse dell’azienda in questo nuovo ambito, dove i visori già esistenti possono essere riadattati (con le dovute modifiche) per addestramento, intelligence, logistica e operazioni sul campo.
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Meta e Anduril sono al lavoro su un nuovo sistema denominato EagleEye. Dovrebbe trattarsi di una piattaforma avanzata dotata di reti di sensori, interfacce AR e AI integrate, progettata per garantire ai soldati un livello di percezione aumentata.
Questa tecnologia dovrebbe essere in grado di riconoscere in tempo reale le minacce, fornire un sistema di navigazione assistita, comunicazione e coordinamento tattico tra reparti. Si tratta insomma, del prossimo passo per le tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata che, secondo Zuckerberg, definiranno il perimetro per le future piattaforme di computing per la difesa e la sicurezza.
Al momento, l’assegnazione formale da parte del Pentagono non è ancora avvenuta ma le due aziende hanno comunque confermato di voler portare avanti il progetto indipendentemente dagli appalti e, forse, in attesa del miglior offerente.
Al momento, non sono disponibili maggiori informazioni sul sistema EagleEye ma, se le cose andranno per il verso giusto, è più che probabile che già dai prossimi mesi sarà possibile vedere il dispositivo nella dotazione dei militari degli Stati Uniti.