SCIENZA

La crisi climatica sta cambiando gli insetti: ecco come si stanno evolvendo

Il mondo degli insetti soffre il cambiamento climatico. Nuovi colori modificano le abitudini e impongono diversi equilibri nella riproduzione

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Il mondo intero subisce le conseguenze del cambiamento climatico. Ciò comprende il genere umano ma non solo. Parliamo ad esempio del peso gravoso sugli insetti. Il loro equilibrio rischia d’essere sconvolto, come sostengono gli scienziati. Il riscaldamento della Terra, infatti, potrebbe generare gravi difficoltà riproduttive in alcune specie.

Insetti e cambiamento climatico

Uno dei migliori esempi in termini di conseguenze del clima sull’accoppiamento degli insetti è dato dal Phymatinae. In inglese si fa riferimento a esso come all’ambush bug, letteralmente l’insetto dell’imboscata (ciò deriva dalla sua tendenza ad attendere le proprie vittime, ben nascosto).

Un esemplare dal corpo più scuro è in grado di accalappiare un partner sessuale meglio della controparte più luminosa, in condizioni di freddo. I maschi più scuri, infatti, possono riscaldarsi più facilmente nelle prime ore del mattino. Iniziano dunque a “darsi da fare” prima di tutti gli altri.

Un esempio, come ce ne sono tantissimi altri, di come la temperatura influisca su aspetti pratici, come la colorazione degli insetti. Lo specifica un articolo pubblicato sulla rivista Ecology and Evolution. Gli esperti sono ancora impegnati nel tentare di comprendere come tutto ciò si evolverà con i livelli di crisi climatica ormai fuori controllo.

Ecco le parole di Mariella Herberstein, ecologa comportamentale presso la Macquarie University di Sydney, in Australia. Co-autrice dello studio, si è così espressa in merito: “Un giorno potremmo svegliarci e renderci conto che certi insetti non si trovano più, perché hanno perso i colori di identificazione, che risultano fondamentali per individuare un compagno”.

Le teorie su insetti e clima

Si ritiene, spiega Herberstein, che quando le temperature aumentano, gli insetti si evolvano in maniera tale da generare un pigmento melaninico. Ciò regola la loro tonalità. Li rende di fatto più chiari e brillanti. Ciò perché gli oggetti scuri assorbono più calore e si riscaldano rapidamente. I chiari, invece, restano freschi più a lungo.

Scendendo nel dettaglio, uno studio del 2016 ha rilevato come i colori delle ali delle farfalle sulfuree di Mead delle montagne del Nord America siano ormai sbiaditi. Ciò a causa delle elevate temperature. Oggi le ali sono ben più chiare rispetto al canonico giallo zolfo scintillante. Altro esempio è dato dalle macchie scure sul dorso dello scarabeo fogliare subartico, diminuite notevolmente a causa del riscaldamento della stagione primaverile.

Uno schema di facile individuazione, che però non è sempre lo stesso. Il team di Herberstein ha infatti preso in esame uno studio condotto tra il 1953 e il 2013, prendendo in esame più di 800 farfalle raccolte per campioni museali. Si parla ancora di farfalle sulfuree di Mead, ed è stato rilevato che in alcune aree il giallo pallido sia divenuto più ricco e scuro nel tempo.

Una specie di insetto stecco è divenuta più verde e scura a sua volta, con l’aumentare delle temperature. Lo stesso dicasi per una specie di planthopper. Vie di evoluzione differenti, dunque. Ciò probabilmente perché la melanina non ha soltanto una funzione legata al calore, ma anche nelle difese immunologiche. Aiuta a proteggersi inoltre dalle radiazioni ultraviolette del sole, come ben sappiamo.

Il colore ha però un ruolo anche nell’attrazione di un partner, nella mimetizzazione dai predatori o dalle prede. Consente a un membro di una specie di individuare facilmente altri simili, e non solo. Stiamo dunque influenzando attivamente la vita degli insetti sono numerosi aspetti.

Uno studio che ha un’altra faccia: studiare attentamente gli insetti potrebbe infatti aiutarci a comprendere come possano resistere ai cambiamenti climatici. Nello stato di crisi in cui il genere umano si trova, abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile.

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