Dove l’AI si sta espandendo in Italia e come le imprese la utilizzano
Dove l’AI si sta espandendo in Italia e come le imprese che la stanno utilizzando per migliorare efficienza e competitività. Il report di Confindustria.
L’Intelligenza Artificiale (AI) non è più una suggestione futuristica, ma una tecnologia concreta che sta trasformando il tessuto produttivo italiano, anche se con ritmi ancora discontinui. Secondo il report di Confindustria pubblicato il 19 giugno 2025, sono sempre più numerosi i casi d’uso dell’IA applicati alle diverse funzioni aziendali: dalle risorse umane al marketing, dalla manutenzione predittiva alla ricerca e sviluppo, passando per il servizio clienti, la finanza e l’amministrazione.
Un’onda silenziosa ma potente, che sta cominciando a ridisegnare l’organizzazione del lavoro e le strategie aziendali.
L’AI nelle risorse umane: più efficienza e benessere organizzativo
Uno dei primi ambiti a beneficiare dell’adozione dell’intelligenza artificiale è quello delle risorse umane. Qui, l’AI non solo aumenta l’efficienza delle attività quotidiane, ma contribuisce a migliorare la qualità dell’esperienza lavorativa per i dipendenti. Come? Attraverso sistemi intelligenti capaci di mappare in modo multidimensionale competenze, comportamenti e performance, le imprese riescono a visualizzare in maniera dettagliata i punti di forza e le aree di miglioramento dei propri team.
Inoltre, l’AI offre strumenti avanzati per il recruiting: l’analisi automatica dei curricula e l’anonimizzazione dei dati personali consentono una selezione più rapida, ma anche più equa e mirata, purché siano adottate contromisure efficaci contro i bias algoritmici, che rischiano di replicare le distorsioni presenti nei dati di addestramento.
Non meno importante, l’intelligenza artificiale può aiutare a valutare la cosiddetta “occupabilità futura” dei dipendenti analizzando simultaneamente la domanda di mercato e le evoluzioni delle competenze richieste. Questo approccio predittivo consente alle imprese di ricalibrare tempestivamente i propri piani di formazione, allineandoli con i cambiamenti del mercato del lavoro.
Back-office e amministrazione: carichi di lavoro ottimizzati
Nelle funzioni amministrative, l’AI si è rivelato uno strumento prezioso per automatizzare attività ripetitive. Grazie al Natural Language Processing (NLP), i sistemi possono estrarre informazioni da fatture, contratti o email in maniera automatica, abbattendo i tempi e il rischio di errore umano.
Ma non si tratta solo di velocizzare i processi. I nuovi sistemi sono in grado di smistare automaticamente le comunicazioni in base alla priorità e assegnarle ai team competenti, consentendo alle aziende di gestire in modo più efficiente i carichi di lavoro e garantendo una migliore pianificazione e allocazione delle risorse.
Manutenzione predittiva: meno guasti, più continuità produttiva
Nel settore manifatturiero e oltre, l’adozione dell’AI per la manutenzione predittiva è già a uno stadio avanzato. Invece di attendere che un macchinario si guasti, gli algoritmi analizzano continuamente dati e segnali per prevedere con anticipo eventuali anomalie. Il risultato è una riduzione significativa dei tempi di inattività e una maggiore efficienza operativa.
Customer service: dagli operatori ai chatbot evoluti
Anche il servizio clienti è uno degli ambiti dove l’AI sta dimostrando maggiore efficacia. Gli assistenti virtuali di nuova generazione riescono a gestire in autonomia le richieste più semplici, mentre quelle più complesse vengono instradate verso l’operatore umano più adatto. Questo consente un’assistenza 24/7, con una drastica riduzione delle chiamate tradizionali e un aumento della soddisfazione dell’utente.
Non si tratta però solo di chatbot testuali: le soluzioni più avanzate combinano interfacce vocali, IA generativa e accesso ai documenti aziendali per fornire risposte in tempo reale e in modo naturale. I sistemi analizzano anche i feedback degli utenti, monitorano il sentiment e propongono miglioramenti continui ai servizi, creando un’esperienza realmente personalizzata.
Sales e marketing: personalizzazione e analisi predittiva
Nel marketing e nelle vendite, l’AI consente alle imprese di sviluppare strategie molto più personalizzate, basate su analisi predittive e interpretazione di dati non strutturati. È il caso, ad esempio, dei sistemi che analizzano contenuti social e immagini per individuare le preferenze dei consumatori, i contesti di utilizzo dei prodotti e gli abbinamenti più frequenti.
Con questi insight, le imprese possono progettare campagne su misura, anticipare i bisogni dei clienti e aumentare l’efficacia della comunicazione, con ritorni significativi in termini di engagement e conversioni.
Finanza e acquisti: l’AI per il controllo dei costi e l’efficienza operativa
Anche nelle funzioni finanziarie, l’AI offre un grande potenziale. L’automazione intelligente può monitorare la spesa in tempo reale e fornire previsioni più accurate, migliorando il controllo dei costi. I sistemi intelligenti possono anche analizzare i fornitori per individuare quelli più affidabili o con condizioni più vantaggiose, contribuendo all’ottimizzazione dell’approvvigionamento.
Le implicazioni sono chiare: più efficienza, maggiore trasparenza e capacità di reagire più rapidamente ai cambiamenti di mercato.
Dove l’intelligenza artificiale si sta espandendo
L’intelligenza artificiale si sta espandendo nelle imprese italiane, non solo nei grandi gruppi industriali ma anche tra le PMI più innovative. Se usata in modo strategico, l’AI non è solo uno strumento per tagliare i costi o aumentare la produttività, ma diventa una leva per ripensare i modelli organizzativi e migliorare il benessere delle persone sul lavoro.
La sfida, semmai, è duplice: da un lato formare le competenze necessarie per integrare l’intelligenza artificiale nei processi aziendali, dall’altro superare la diffidenza culturale e garantire un uso etico della tecnologia, senza discriminazioni o abusi.