Oggi riceverete un SMS, ma occhio alla truffa
Proseguono i test di IT-Alert, aumenta la conoscenza e la coscienza degli italiani sull'importanza di questo sistema, ma bisogna stare attenti alle truffe, sempre in agguato
Pioggia di SMS in arrivo in tre importanti Regioni italiane che, insieme, hanno oltre 8 milioni di abitanti (e più o meno lo stesso numero di smartphone): Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche. Si tratta degli SMS di test di IT-Alert (qui tutti i dettagli su come funziona), il nuovo sistema di allerta nazionale per le emergenze messo in piedi dalla Protezione Civile.
Questi SMS sono assolutamente legittimi e fanno parte del test di un servizio che, potenzialmente, in futuro potrebbe salvare migliaia di vite. Ma come tutte le cose “di massa“, anche IT-Alert potrebbe essere strumentalizzato e sfruttato dai truffatori per raggirare diverse migliaia di persone poco informate.
Per questo abbiamo deciso di fornirvi le informazioni fondamentali per riconoscere il vero SMS di IT-Alert e ogni possibile truffa.
IT-Alert: l’SMS vero
Il primo carattere distintivo dell’SMS autentico di IT-Alert è il suono: tutti gli smartphone emettono la stessa notifica audio, completamente diversa dalla suoneria impostata per i messaggi dal singolo utente.
Si tratta di un suono sordo e abbastanza fastidioso (è fatto apposta: deve spingere l’utente a guardare il telefono) e assomiglia molto a quello emesso dalle vecchie sveglie digitali degli anni novanta.
Il testo del messaggio è altrettanto standardizzato:
IT-Alert – Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario.
Lo stesso messaggio è replicato anche in inglese, perché arriverà anche agli smartphone di cittadini stranieri momentaneamente presenti sul suolo italiano, nelle Regioni interessate dai test.
IT-Alert: le possibili truffe
La stessa Protezione Civile è cosciente del fatto che, una volta noto a tutti gli italiani, il “brand” IT-Alert potrebbe diventare un pericoloso veicolo di truffa: se un criminale riesce a imitare bene il sistema di allerta, infatti, può attirare l’attenzione della vittima in modo semplice, efficace e veloce e spingerlo a fare ciò che vuole.
Per questo la Protezione Civile ribadisce, nella sua comunicazione istituzionale su IT-Alert, che la trasmissione del messaggio è gratuita e anonima, non serve attivare la geolocalizzazione e non serve registrarsi online (nemmeno per compilare il questionario, anch’esso anonimo).
Aggiungiamo anche che non serve scaricare nessuna app, perché non esiste l’app di IT-Alert. Quindi qualunque messaggio che invita a scaricare l’app per i test di IT-Alert, o per compilare il questionario, è da considerarsi una truffa.
Il questionario, a sua volta, è realizzato in tecnologia Microsoft Form ed è ospitato sul sito www.it-alert.it. Qualunque pagina Web o documento che fa riferimento a IT-Alert, ma che non è ospitato su tale sito sono da considerarsi, ancora una volta, una truffa.
Qualunque materiale che fa riferimento a IT-Alert e richiede i dati personali dell’utente è da considerarsi, anche in questo caso, una truffa.
Qualunque SMS o WhatsApp che invita alla condivisione del messaggio, infine, è da considerarsi una truffa.